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Ragazza uccisa: tempesta insulti sui social a indagato, uno ogni 30 secondi

Il popolo dei social media  aveva decretato la sua colpevolezza prima ancora che gli inquirenti lo indagassero per omicidio. Una tempesta di insulti è piovuta da ieri sulla pagina privata di Pietro Morreale accusato di aver ucciso la fidanzatina Roberta Siragusa e averla scaraventata in un burrone a Caccamo: da ieri sono oltre 3700, al ritmo di uno ogni 30 secondi, i commenti alla foto che li ritrae insieme davanti al teatro Massimo di Palermo.

"Suicidati", "Datelo a me che ci penso io", "Spero che soffrirai a vita", "mi auguro che in carcere ti facciano la festa", "la pena di morte ci vorrebbe" sono i commenti durissimi che si leggono.
La squadra di arti marziali Kilroy team di cui Morreale, appassionato di kick boking, aveva fatto parte, già ieri aveva scrityo: "Apprendiamo la notizia di una grave tragedia che vedrebbe coinvolta una persona che, in passato (8 anni fa) e per un breve periodo, ha fatto parte della nostra squadra sportiva.
Questa "persona", che si è macchiata (per sua stessa ammissione) di un orrendo crimine, riporterebbe, sul proprio profilo Facebook, di "lavorare" per noi. Ribadiamo che non abbiamo, ne noi ne nessuno dei nostri istruttori, nessun tipo di rapporto con questo individuo. Il nostro team condanna fermamente ogni tipo di violenza".

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