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Sicilia: spettacolare eruzione dell'Etna, piovono pietre su Catania

Un intenso fontanamento di lava dal cratere di sud-est è in corso dalle 17 di oggi. Una colata lavica sta scendendo verso la desertica Valle del Bove. Non c'è pericolo per i centri abitati. La fontana di lava ha raggiunto diverse centinaia di metri di altezza. L'attività è accompagnata da forti boati percepiti in modo indistinti in tutta l'area etnea. Dalla sala operativa dell'Ingv di Catania hanno evidenziato che si tratta di un fontamento di lava che a breve potrebbe esaurire la sua energia. La situazione è in costante evoluzione.

Le fontane di lava che sembrano una "fucina" del mitologico Polifemo, mentre due colate laviche rosse e incandescente scendono sulla neve bianca come ferite sul vulcano. Occhi e obbiettivi puntati sull'Etna, anche da Taormina e dalla costa del Siracusano, ma facendo attenzione alla caduta di cenere e di leggeri ma taglienti lapilli lavici che sono arrivati fino a Catania. Anche all’aeroporto internazionale "invadendo" la pista e le zone di "rullaggio" e "posteggio" dello scalo che ha dovuto sospendere l’attività operativa, facendo cancellare o dirottare cinque dei voli in arrivo o partenza. Il 'Vincenzo Bellinì dovrebbe riaprire domani, se si riuscirà a completare la sua "bonifica". Cenere lavica che resta sulle strade rendendole pericolose e "scivolose", per questo alcuni sindaci, compreso quello di Catania, Salvo Pogliese, emettono ordinanze per vietare la circolazione dei mezzi a due ruote e impone il limite massimo di velocità a 30 chilometri l'ora.

Lapilli che sono caduti grossi, quasi 10 centimetri, su diversi paesi dell’Etna, come Pedara e Nicolosi, dove è già in corso la conta dei danni a automezzi e coltivazioni, per cominciare. Non risultano, al momento, notizie di persone ferite. Anche perché, come quasi sempre, la fase "parossistica" dell’eruzione è tutta concentrata nella zona sommitale, tra i 2.900 e i 3.000 metri di quota dal livello del mare, dove gli esperti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia-Osservatorio etneo di Catania, hanno collocato la sorgente del tremore. E’ tutto concentrato nel cratere di Sud-Est, con le fontane di lava e l’emissione di cenere lavica. E' da quella "bocca" che emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove e alimenta due grossi "bracci lavici" che si sviluppano nella desertica Valle del Bove. Viste da lontano le colate che si distanziano tra di loro e si allargano come fossero della dita di una mano sembrano quasi raggiungere, quasi "sfiorare", alcuni paesi, ma è un effetto ottico, sono ancora molto lontane. Ma è anche questo lo spettacolo dell’Etna.

Il sindaco Pogliese a Catania

"A seguito della violenta eruzione dell’Etna di queste ore, che ha visto cadere copiosamente cenere e lapilli vulcanici su Catania, ho emanato con urgenza un’ordinanza che vieta, nel territorio cittadino, l’utilizzo delle moto e limita la velocità delle auto a 30 km orari. Contemporaneamente ho disposto che inizi immediatamente un’operazione di pulizia straordinaria delle strade di Catania. Raccomando a tutti i catanesi, pedoni compresi, la massima prudenza negli spostamenti".

 

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