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L'Istruzione arma potente contro l'illegalità. La ministra Messa: 600 milioni per la ricerca universitaria

Conoscenza, competenza e saperi: sono questi gli strumenti più importanti di cui devono disporre i giovani, sempre più consapevoli e reattivi ed è in questa direzione che deve andare il nostro impegno per trattenerli il più possibile nelle università, attraendoli anche verso gli atenei siciliani, un ponte fortissimo nel bacino del Mediterraneo. Entro la fine del prossimo anno, inoltre, avremo la possibilità di un finanziamento di quasi 600 milioni di euro per riportare i ricercatori in Italia, che siano italiani o stranieri non importa, nel nostro territorio e nelle nostre università».

Così la ministra dell’Università e ricerca Maria Cristina Messa, intervenuta alla cerimonia inaugurale della Conferenza Regionale Istruzione, Università e Formazione professionale in Sicilia, promossa dall’Assessorato dell’Istruzione e della Formazione Professionale della Regione Siciliana in collaborazione con il Fondo Sociale Europeo ha delineato la direzione dell’impegno del Governo nazionale. Come ha spiegato la Messa, facendo riferimento ai bandi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, alla luce di finanziamenti più cospicui l’obiettivo non facile su quale si sta lavorando già da anni è quello di trattenere anche l’industria, affinché “i laureati possano avere uno sbocco professionale e la possibilità di spendere i saperi accumulati anche nella loro terra d’origine e non solo altrove”.

La ministra si è poi soffermata sulla lotta all’illegalità “da coltivare nei luoghi di gestione dei saperi, che non vanno confinati alla sola giurisprudenza” e sulla corruzione scientifica, “alimentata dal fitto bosco delle fake news e di notizie illegali dannose all’intera società”, ribadendo l’urgenza di “stimolare percorsi di formazione facendo sì che le università trovino nuovi schemi” (in questo senso importante l’azione di trasversalità disciplinare che si sta portando avanti). Protagonisti della cerimonia, tenutasi in collaborazione con la Fondazione Falcone presso la Sala d’Ercole di Palazzo Reale, sede del Parlamento regionale, e aperta sulle note dell’Inno di Mameli, 8 studenti e studentesse provenienti da 20 Atenei italiani, premiati per le loro tesi di laurea magistrale e di dottorato sul tema della lotta alla mafia e alla legalità dalla Fondazione Saperi per la Legalità.

E' stata la presidentessa Maria Falcone ad aprire gli interventi istituzionali - coordinati dal caporedattore Ansa Franco Nuccio - nel ricordo del fratello Giovanni e del suo testamento morale: “nella prevenzione della lotta alla mafia è indispensabile la battaglia culturale portata avanti dai giovani contro quel radicato atteggiamento d’indifferenza”. Così la sorella del magistrato ucciso nella strage di Capaci del maggio 1992 ha motivato l’impegno della Fondazione nata appena sei mesi dopo, da sempre impegnata nell’esaltazione dei valori della legalità al fianco dei giovani. Una volontà congiunta a quella dell’Assessorato Regionale all’Istruzione che, come ha detto l’assessore Roberto Lagalla complimentandosi con gli studenti “portatori di competenze innovative e per questo alfieri di una nuova Sicilia”, riconosce alla valorizzazione del capitale umano e alla crescita delle competenze “una potente capacità d’interdizione dei fenomeni malavitosi”.

Istruzione, innovazione, ricerca: sono queste le armi più potenti per combattere l’arretratezza culturale e i fenomeni mafiosi, ha ribadito il vice presidente della Regione Siciliana Gaetano Armao portando il saluto del presidente Nello Musumeci. “L’università è un’officina di legalità e cittadinanza aperta 24 ore su 24, capace di mettere sul mercato le anime della curiosità e dei saperi, che costituiscono il sale della vita”: a dichiararlo il rettore dell’Università Kore di Enna, Giovanni Puglisi, presidente del Comitato regionale delle università siciliane, intervenuto in diretta streaming, esortando ad orientare la ricerca scientifica verso la lotta alla corruzione. Anche i rappresentati delle Forze dell’Ordine hanno ribadito nei loro interventi il valore della legalità come educazione alla cittadinanza, che da anni portano avanti in collaborazione con la Fondazione Falcone proprio a partire dalle scuole. Il generale Riccardo Rapanotti, comandante regionale della Guardia di Finanza, ha ricordato l’impegno delle Fiamme Gialle nell’azione di contrasto della criminalità organizzata e dei patrimoni accumulati illecitamente, con riferimento alle investigazioni di carattere tributario e all’aggressione dei suddetti patrimoni. “Educare a essere buoni cittadini è il fondamento della società civile” ha ribadito il questore di Palermo Leopoldo Laricchia, ricordando il progetto “Spazi Capaci” finalizzato alla diffusione del linguaggio dell’arte nei luoghi di contrasto al crimine mafioso, mentre il generale Rosario Castello, comandante della Legione dei Carabinieri ha parlato del progetto “Un albero per il futuro” - promosso nel 2020 con la fondazione e il comando di tutela ambientale, forestale e agroalimentare - che ha permesso di distribuire alle scuole di Palermo le gemme prelevate dall’albero di Falcone, un ficus cresciuto sotto la sua abitazione, affinchè gli studenti se ne prendessero cura creando “un bosco diffuso di legalità”. Fra gli interventi, quello di Luigi Chiapparino, presidente del Consiglio nazionale degli studenti universitari che ha ribadito la volontà dei giovani universitari di essere protagonisti di uno sforzo collettivo per contrastare la mafia che è “diseguaglianza, replica di dinamiche sociali ed economiche tossiche che mirano alla base il sistema democratico”, con gli strumenti della ricerca scientifica, giuridica, economica e sociale. Il neo rettore dell’Università di Palermo Massimo Midiri ha parlato di legalità e pari opportunità contro il fenomeno della desertificazione culturale. L’università, ha detto, “è un luogo dove si crea consapevolezza, i ragazzi chiedono legalità perché ne sono la massima espressione”; in tal senso, l’esortazione a lavorare sul numero dei laureati e laureate, con un’azione di adeguamento dei servizi (nuove residenzialità, investimenti sulle strutture e ambienti sereni, sicuri e legali). Al termine della cerimonia, è stata presentata la Collana Editoriale “I quaderni della Fondazione Falcone”, con gli interventi di Gioacchino Onorati, fondatore della casa editrice Aracne, e Maria Miceli, vice direttrice della Fondazione. Al termine della cerimonia, la premiazione degli studenti: Nicolò Luciani, Roberta De Paolis, Maria Josè Japicco, Francesca Ravelli (laureati magistrali); Ninni Laura, Dovizio Ciro, Vincenzo Cassarà, Elisa Colletti (dottori di ricerca).

Il programma di domani

Domani i lavori della Conferenza si apriranno nell’aula magna del Campus di Viale delle Scienze a partire dalle 9,15 con la testimonianza della studentessa del liceo linguistico “Cassarà” di Palermo Amel Chaouch e i saluti istituzionali -  coordinati dalla giornalista Elvira Terranova - fra cui quello del presidente della Regione Nello Musumeci, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e del direttore del Dipartimento Seas di Unipa Angelo Mineo, del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Suraniti, del prof. Giovanni Puglisi e dell'assessore Roberto Lagalla, al quale sarà consegnata la bandiera tricolore dall'Associazione italiana genitori.

Si entrerà quindi nel vivo dei temi della Conferenza, con l'ampia e articolata sezione relativa alla scuola, coordinata dalla giornalista della Gazzetta del Sud Natalia La Rosa, responsabile dell'inserto settimanale Noi Magazine dedicato all'istruzione. Alle 10,30 l'intervento del prof. Federico Maria Butera, emerito di Fisica Tecnica ambientale al Politecnico di Milano, su “Una visione futura per il mondo della scuola”, quindi  il Talk Scuola su “Possibili modelli educativi dalla Sicilia all’Europa” al quale interverranno:  Maurizio Carta, Ordinario di Urbanistica dell’Università di Palermo con un contributo video su “Edilizia scolastica: uno sguardo al futuro”; Luigi Garau coordinatore della Task Force Edilizia Scolastica; Giovanna Marano, assessora all'Istruzione del Comune di Palermo e delegata Anci; le dirigenti scolastiche del liceo “Pascasino” di Marsala Annamaria Angileri (con un contributo video), dell’Istituto comprensivo delle Isole Eolie Mirella Fanti, capofila rete nazionale Piccole Isole, della D.D. Monti Iblei di Palermo, Irene Marcellino, componente dei tavoli regionali sulla fascia o-6 e sulla povertà educativa; Giuseppe Giardina, presidente dell’Anffas Sicilia; Sara Pagliai, coordinatrice Erasmus+ dell’Agenzia nazionale Indire;  Giacomo De Leo, presidente della Consulta regionale per il Diritto allo studio; padre Vitangelo Denora, presidente regionale Fidae, con un contributo video sulle scuole paritarie siciliane.

Si prosegue quindi dalle 12,20 con il talk dedicato alla Formazione professionale “PNRR, tra lavoro e formazione”, moderato dal direttore de La Sicilia Antonello Piraneo, con la partecipazione tra gli altri del presidente di Confindustria Sicilia Alessandro Albanese, del segretario generale Cisl Sicilia Sebastiano Cappuccio,  del presidente Confcooperative Gaetano Mancini, e il focus sugli Istituti tecnici Superiori. Quindi l'intervista a Gianni Bocchieri, direttore generale della Regione Lombardia su "Verso il Pnrr: educazione, formazione e lavoro" e alle 14,45 il focus istituzionale sul tema “Covid e fragilità”, coordinato dal giornalista di MF Antonio Giordano, al quale interverranno gli assessori regionali alla Salute Ruggero Razza e alle politiche familiari, sociali e del lavoro Antonio Scavone; Elio Cardinale presidente della Task force regionale per il contrasto al Covid 19 nelle scuole e la rappresentante degli studenti della Consulta Regionale Carmen Buglisi. Alle 15,30 il Talk “Università e ricerca in Sicilia”, moderato da Fabrizio Lentini di Repubblica Palermo, con i rappresentanti di tutti gli Atenei siciliani e di quello romano di Tor Vergata, di Elena Valvassori Agenzia Piemonte Lavoro, e della studentessa Adelaide Carista del Cda Ersu Palermo;. Dopo l'intervento di Flavia Amoroso di South Working, la parte conclusiva della Conferenza moderata dal direttore del Giornale di Sicilia Marco Romano. Saranno condivisi i risultati dei tavoli di lavoro svoltisi durante la giornata su scuola, università e formazione, commentati da Antonio Valenti, dirigente generale del Dipartimento regionale Istruzione Università e Diritto allo studio; Patrizia Valenti, autorità di gestione Po Fse Sicilia; Luca Sammartino, presidente della V Commissione Ars Cultura Formazione e Lavoro concluderà i lavori il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

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