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Rientra in Italia uno dei 20 latitanti più pericolosi. Chi è il boss Gioacchino Gammino

Rientra in Italia Gioacchino Gammino, boss mafioso della «Stidda» e considerato uno dei 20 latitanti più pericolosi. La Spagna ha dato il via libera all’esecuzione del mandato di arresto europeo, emesso il 29 maggio 2014 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento.

La consegna di Gammino, latitante da 20 anni, in seguito ad evasione dal carcere,- spiega una nota del ministero della Giustizia- è frutto di proficua e intensa cooperazione tra autorità giudiziarie e centrali, avvenuta in tempi celeri.
Il rientro in Italia di Gioacchino Gammino è previsto venerdì 11 febbraio a Fiumicino.

Il profilo di Gammino

Nel background di Gammino, boss 61enne c'è sempre stato quello di essere un uomo d'affari criminali. Il giudice Falcone lo riteneva il collante con alcuni gruppi capillarizzatisi in Lombardia, in merito ad un importante traffico di droga. Gammino si era "rifugiato" in Spagna già nel 1998 per sfuggire al mandato di arresto per l'omicidio del 1989 ( Gammino era ritenuto uno dei componenti del commando che il 29 agosto 1989, a Campobello di Licata, assassinò per errore un passante, scambiandolo per un mafioso. Erano quelli i giorni della faida fra Cosa nostra e la "Stidda", la mafia dei ribelli). Nel marzo del 1998 fu catturato a Barcellona, poi l'estradizione in Italia e il trasferimento al carcere di Rebibbia. Ma la storia di Gioacchino Gammino è contrassegnata da veri e propri colpi di teatro: il 26 giugno del 2002 è riuscito ad evadere allorquando in carcere veniva girato un film con l'attrice romana, di origini calabresi, Vittoria Belvedere. Riuscì incredibilmente a divincolarsi confondendosi tra i parenti di alcuni detenuti e fece perdere le proprie tracce. Da quasi vent'anni a questa parte si erano perse le sue tracce prima di essere arrestato poco più di un mese fa tradito da... Google Maps.

 

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