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Messina, erosione costiera: arriva nuovo grido d'allarme da Galati Marina

Un nuovo grido d’allarme arriva dal comitato “Salviamo Galati Marina”, che scrive al commissario straordinario del Comune di Messina per lanciare «un ennesimo appello affinché non cali l’attenzione sulle condizioni di emergenza ed invivibilità in cui versa la piccola frazione di Galati Marina». In particolare il comitato evidenzia che «la fine dell’opera di messa in sicurezza del litorale, avviata ad ottobre, sembrava prossima, invece, evidentemente per coerenza rispetto a quanto accaduto in questi anni, ci si trova dinanzi all’ennesimo inspiegabile fermo. Ci siamo adoperati per ottenere risposte certe interloquendo con le istituzioni, ma purtroppo abbiamo dovuto accettare l’amara verità di essere di nuovo al centro di una contesa e di un rimpallo di responsabilità. Il cantiere ha subito un arresto dal 7 dicembre al 7 febbraio, momento in cui si è assistito alla ripresa dei lavori, che nell’arco di circa 20 giorni, hanno permesso il completamento del quinto pennello. Alla luce di quanto detto, si deduce che dalla fine di febbraio il cantiere è come se fosse stato abbandonato, cosa che ha determinato turbamento e preoccupazione nella piccola comunità messinese, residente a Galati Marina, che non può astenersi dall’osservare, giorno dopo giorno, lo stato di degrado e di abbandono in cui versa la spiaggia». Il tutto per un cantiere il cui termine dei lavori, da contratto, sarebbe previsto per il prossimo 14 aprile.

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