Domenica 28 Aprile 2024

La mamma muore in mare, Ismaele già solo a 6 mesi

 
 

Le coccole, la corsa dei poliziotti a comprare latte, pannolini, le parole pronunciate a bassa voce per rassicurarlo. Ismaele ha solo sei mesi e un naufragio sulle spalle dove ha perso la mamma. Per lui si è innescata una gara di solidarietà per tentare di ottenere l'affido temporaneo che vede coinvolti una dottoressa in servizio al pronto soccorso del Poliambulatorio dell’isola, una famiglia di lampedusani che ha già 4 bambine, ma anche diversi residenti al Nord. A prendersi cura del piccino, che ha pianto e si è lamentato per tutto il giorno, sono stati i poliziotti in servizio al centro di primissima accoglienza. In serata, la conferma: all’hotspot di contrada Imbriacola non c'è - fra i superstiti del naufragio - il padre che potrebbe essere rimasto in Tunisia. In primissima battuta, l’idea era quella di collocare il bambino in una struttura idonea. Ma dopo che la storia di Ismaele ha fatto il giro del mondo e dopo che sono arrivate tante disponibilità per un affido temporaneo è proprio su quest’ultima ipotesi che sarebbe stato deciso di puntare. Ismaele sta bene e quando il dolore alle gengive diminuisce (sta mettendo i dentini) riempie tutti, anche se sconosciuti, di sorrisi. Della sua mamma non si hanno più notizie: è fra i tre migranti dispersi dopo che il natante di 7 metri, partito da Sfax, si è ribaltato ed è colato a picco. Quarantasei in tutto, fra cui 13 donne e 7 minori, i naufraghi salvati dalla Guardia costiera. Ad avvicendarsi, per tutta la notte e l’intera giornata, tenendo in braccio Ismaele sono stati i poliziotti. Persone abituate a gestire con attenzione e celerità il fenomeno dell’immigrazione, che davanti a quegli occhioni pieni di lacrime si sono inteneriti e non hanno smesso un solo secondo di giocare con lui. Il vice questore aggiunto Francesco Sammartino, funzionario di turno della Questura di Agrigento all’hotspot di contrada Imbriacola, ha comprato latte, pannolini, un paio di giochini per neonati e una crema per le gengive. «È un misto di orgoglio e tristezza quella che proviamo, oggi, con i miei poliziotti. Orgoglio per essere sempre dove c'è bisogno e tristezza per i drammi cui assistiamo - dice il questore di Agrigento, Emanuele Ricifari - Ci resta la soddisfazione e la crescita interiore che ci danno il sorriso innocente e sincero di Ismail con cui ci impegniamo, come Paese, a offrire una vita di dignità e diritti. Quella di un grande Paese con una Costituzione figlia della cultura di accoglienza». E il presidente della Regione Renato Schifani ringrazia gli agenti della Questura di Agrigento, con in testa il questore Ricifari, in servizio all’hotspot dell’isola che hanno accudito e si sono presi cura del piccolo orfano: «Il loro gesto carico di profonda umanità - commenta il Governatore - , nonostante la criticità del momento che vede nell’isola un susseguirsi di sbarchi, è oltremodo lodevole. La Sicilia è anche questo». Il barchino di metallo si è ribaltato perché i migranti che erano a bordo si sono all’improvviso spostati verso la motovedetta che li stava soccorrendo. I militari hanno prima trasbordato i bambini - e fra questi il piccolo Ismaele - e poi si doveva procedere con tutti gli altri, ma in 39 sono caduti in acqua; 36 sono stati subito ripescati ma tre, fra cui la mamma del piccolo, sono scomparsi in acqua annegando.

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