Lunedì 29 Aprile 2024

È morto l’attore Pino Caruso, dal teatro alle fiction in tv - Foto

Pino Caruso nel cast di “Non lasciamoci più“
Insieme a Valentino Picone durante le riprese de La matassa
Insieme al calciatore Totò Schillaci
Con Pino Insegno durante la registrazione della terza edizione del ’Premio letterario La Giara’ nel 2014
Con Paolo Villaggio
Pino Caruso con Ornella Vanoni nello spettacolo ’Due come noi’ in una foto del 26 settembre 1978
Nel cast di Carabinieri insieme a Martina Colombari
In una foto del 28 marzo 2011
Il 3 maggio 2012
In una foto del 1978 insieme a Luigi Silori, Daisy Silori, Nanni Loy, Marilida Ferzetti (moglie di Pino Caruso)
Pino Caruso è morto all’età di 84 anni

L'attore Pino Caruso è morto ieri sera a Roma. Aveva 84 anni e da tempo era malato. Era nato a Palermo il 12 ottobre 1934 e nella sua città natale, tra il '95 e il '97 aveva rilanciato le attività culturali guidando i cartelloni estivi di "Palermo di scena". Aveva iniziato in Sicilia come attore drammatico, debuttando al Piccolo Teatro di Palermo il 16 marzo 1957 con un breve ruolo in Il giuoco delle parti di Luigi Pirandello. Un anno dopo, per il Teatro Massimo di Palermo, interpreta un ruolo recitante ne Il flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart. Nel 1963 è scritturato dal Teatro Stabile di Catania. Stava male da alcuni mesi, domani si svolgeranno i funerali. Il suo impegno era stato soprattutto nel teatro ma a partire dal 2002 è tra i protagonisti della fiction Carabinieri Canale 5 per due stagioni, interpretando il maresciallo Giuseppe Capello, uscendo di scena andando poi in pensione. "Palermo perde un concittadino straordinario, un uomo, un artista che ha contribuito alla rinascita della città, con la sua cultura, la sua ironia, la sua sagacia". Lo dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando commentando la morte dell'artista. "Proprio negli anni della rinascita - aggiunge - dopo le terribili stragi del '92, contribuì con la sua forza e le sue idee a dare speranza ai palermitani e alla città: sue furono grandi intuizioni che sono rimaste nella tradizione culturale della città, come quella di un Festino che divenisse anche momento di spettacolo e gioia, oltre che di riflessione e fede. Lascia in tutti noi un grande dolore, ma certamente anche l'orgoglio di averlo conosciuto e di aver condiviso un pezzo importante della nostra strada".

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