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Un francobollo per i 100 anni di Leonardo Sciascia, l'anticonformista siciliano del Novecento FOTO

Ha scritto testi di grande impegno intellettuale oltre che romanzi-inchiesta come «La scomparsa di Majorana» e ''L'affaire Moro».

Il centenario della nascita di Leonardo Sciascia è stato ricordato oggi con l’emissione di un francobollo (valido per la posta ordinaria) che mostra un ritratto fotografico dello scrittore, delimitato in basso dall’immagine stilizzata di un libro. Il bollettino illustrativo dell’emissione è stato redatto da Antonio Di Grado, direttore letterario della Fondazione Leonardo Sciascia di Racalmuto (Agrigento), città natale di Sciascia il cui nome verrà trasfigurato nel libro «Le parrocchie di Regalpetra» (1956) che lo imporrà all’attenzione della critica. «Ma presto - ricorda Di Grado - Sciascia l’abbandona e abbandona pure l’insegnamento per dedicarsi alla scrittura.

Nei "Gettoni" di Vittorini pubblica «Gli zii di Sicilia» (1958) e poi sarà la volta dei fortunati gialli di mafia «Il giorno della civetta» (1961) e «A ciascuno il suo» (1966), che faranno irrompere nella nostra letteratura, e in un’opinione pubblica ancora sorda e cieca, lo spettro fino a quel momento esorcizzato della criminalità mafiosa».

Seguono poi libri di grande impegno intellettuale come «Il consiglio d’Egitto» e «Morte dell’inquisitore» e poi «Il contesto», «Todo modo», «Il cavaliere e la morte», «Una storia semplice» e anche romanzi-inchiesta come «La scomparsa di Majorana» e ''L'affaire Moro». Sciascia è morto nel 1989.

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