Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Dissacrante e provocatorio: l'"umorismo Duro" che ha scombinato il pubblico di Zafferana

Il comico palermitano ha riempito l'Arena, oltre 2000 spettatori, e svariato tra gli argomenti tenendo come filo conduttore la lotta all'ipocrisia, l'essere vero e l'approccio schietto

Quasi 2000 spettatori per il comico siciliano che non le manda a dire, colpendo senza mezze misure anche sugli argomenti più sensibili nella sua lotta all'ipocrisia, in cui il confine tra il sincero e l'estremo è sottilissimo

Dissacrante, irriverente, senza freni. L'ironia di Angelo Duro travolge l'anfiteatro "Falcone Borsellino" di Zafferana Etnea, sold out per l'occasione, con uno spettacolo da "one man show" che svaria tra gli argomenti tenendo come filo conduttore la lotta all'ipocrisia, l'essere vero, l'approccio schietto.

In realtà l'ex "iena" si era già "esibita" qualche ora prima, quando aveva "siglato" con simboli fallici le proprie locandine all'esterno della struttura per "celebrare" il tutto esaurito in risposta a coloro, da lui definiti bigotti, che avevano deciso di far censurare a Catania il cartellone provocatorio di promozione della tappa siciliana.

Arena stracolma e risate a crepapelle per un umorismo mai banale e spesso piazzante ma che tra un sorriso e l'altro ti costringe a riflettere sugli steccati imposti dalla società moderna, dagli obblighi morali, dalle ambiguità, dai paradossi. Un approccio all'inglese, fermo nelle posizioni e anche fisicamente: riflettori puntati addosso, nel bene e nel male, fedelmente e felicemente controcorrente. "Dopo una vita passata a non lavorare, iniziare a farlo alla soglia dei 40 non è facile - ha detto tra i monologhi -, ma adesso che faccio pagare i biglietti per insultare e dire quello che mi pare, mi permetto di mandare i curriculum, andare ai colloqui e mandarli a quel paese io".

Spingere il sarcasmo sempre un passo oltre. Anche in argomenti "minati", dalle disabilità all'omosessualità, passando dal razzismo sociale e di razza, sino ai rapporti di coppia. E poi il Sud: "Amo la mia città, Palermo, soprattutto da quando non ci sto più. A quelli che dicono che restano perché c'è il sole, il mare, il mangiare bene, dico: ci vediamo ad agosto, non vivo undici mesi di m** per uno in vacanza". Estremo, per istinto o per forza. Arriva, anche quando i toni sono eccessivi. Questo è l'obiettivo, raggiunto.

Dopo un'ora e mezza circa, Duro saluta con il dito medio: "Io ho finito, andate tutti a f****". Per poi rientrare: "Ho fatto così per fregare quelli che avevano fretta di andare via per non trovare traffico". L'annuncio finale: "Lo dico qui in anteprima, nel prossimo tour sarò a Taormina". Una soddisfazione, da vivere sempre contro tutto e tutti.

Caricamento commenti

Commenta la notizia