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Camera plurinominale Messina, tra giochi a incastro e caselle blindate

Anche sulle liste della Camera del centrodestra un alone di mistero ha dominato fino alle ultime ore prima del “gong”. E anche qui qualcuno si è mosso prima degli altri. Su tutti Cateno De Luca, che nel collegio unico delle province di Messina ed Enna ha puntato sulla sindaca di San Teodoro, Valentina Costantino, come capolista, seguita dal proprio video-maker Luciano Fumia e da Francesca Draià, sindaca di Valguarnera Caropepe.

Messinese è anche la capolista del Movimento 5 Stelle, l’uscente Angela Raffa, forte del buon risultato portato a casa alle Parlamentarie, seguita da Salvatore Granata, grillino di Piraino. Nella lista, ma in posizione “non utile”, c’è anche la senatrice uscente Grazia D’Angelo, candidata all’uninominale, mentre in quarta posizione trova posto Alessandro Geraci, candidato alla presidenza della terza Circoscrizione nelle ultime elezioni.

Nel Pd tocca ad una ennese il ruolo di capolista: Stefania Marino guida la compagine che vede al secondo posto Giacomo D’Arrigo, ex direttore generale dell’Agenzia nazionale giovani, seguito da Laura Giuffrida, vicesegretaria provinciale del partito, che ha sostituito in extremis Simona Caudo, navarriana. Un cambio che segue la rumorosa esclusione dell’ex rettore Pietro Navarra, uscente dal Parlamento ma, dicono alcuni rumors, forse anche dal partito stesso (direzione Italia Viva?).

Nel centrosinistra c’è anche Francesco D’Uva a cercare, con “Impegno civico” di Di Maio, il terzo mandato alla Camera: è capolista a Messina, secondo nel collegio Ragusa-Siracusa subito alle spalle dell’ex ministra Lucia Azzolina, candidata anche all’uninominale e capolista in altri due collegi. E c’è un’altra messinese capolista, Palmira Mancuso, che guida +Europa insieme al giovane Antonio Lo Re.

E mentre il Terzo Polo presenta Gianni Palazzolo, Rosaria Moschella e Andrea Ferrara, la lista di Unione Popolare è capeggiata Francesco Mucciardi, ex consigliere di Quartiere (era vicino a Renato Accorinti), poi la farmacista Simona Stracuzzi e Ivan Calì.

Solo nella seconda parte del pomeriggio di ieri, invece, sono stati resi noti i nomi delle liste del Centrodestra. Come avvenuto per il Senato, i vertici del partito hanno lavorato in gran segreto per trovare la quadra, prevedendo facili “ribellioni” tra gli esclusi eccellenti che, giocoforza, non sono mancati. La coordinatrice provinciale di Forza Italia a Messina, Bernardette Grasso, è capolista nel collegio Messina-Barcellona-Enna (seguita da Giovanni Mauro e Mariadele Passalacqua), mentre Matilde Siracusano è capolista a Catania. Un gioco a incastro, quest’ultimo, pensato per liberare – in caso di vittoria della stessa Siracusano, deputata uscente, all’uninominale di Messina – un posto per Paolo Emilio Russo, giornalista milanese, vicino alla potentissima Licia Ronzulli (e per questo capolista anche a Ragusa, dove al secondo posto c’è di nuovo la Grasso) o per la senatrice uscente Urania Papatheu, che a Messina è stata, in passato, commissaria della Fiera.

Per quanto riguarda la Lega, capolista è la catanese Valeria Sudano, una delle big del partito, dietro di lei ambisce a Palazzo Madama anche il responsabile enti locali dei salviniani di Sicilia, il sindaco di Furci Siculo Matteo Francilia.
In Fratelli d’Italia, invece, il messinese Francesco Rizzo, eoliano ex consigliere provinciale, è solo terzo in lista dopo Maurizio Leo, romano, responsabile economica del partito, e la palermitana Carolina Varchi.
Completa il quadro del centrodestra la grande ammucchiata centrista di Noi Moderati: qui capolista è l’assessora regionale ligure Ilaria Cavo, candidata anche nella sua regione; in seconda posizione il messinese Marcello Greco, terzo Antonella Biancofiore.

Tra gli altri partiti, c’è Antonio Ingroia a guidare “Italia Sovrana e Popolare”, mentre Lucia Pinsone, già Vox Populi (è stata anche candidata alla Regione) è capolista per gli Europeisti di Mastella; Monica Grillo e Giuseppe Bonanno Conti sono i primi due della lista di Forza Nuova, mentre Annamaria Gatto Rotondo guida il terzetto di Italexit completato da Santo Musumeci ed Elena Agata Malafarina.

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