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Regione Sicilia, il presidente Schifani prosegue le consultazioni: tocca a Lega, Mpa e Nuova Dc

L’Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d’appello di Palermo potrebbe avere già domani i dati delle restanti 48 sezioni ancora mancanti per completare i dati definitivi delle elezioni regionali. A distanza di due settimane dalle votazioni, l’unica certezza è la vittoria di Renato Schifani, la cui proclamazione avverrà solo quando ci sarà l’ufficialità dei dati di tutte le 5298 sezioni che serviranno anche per determinare il superamento della soglia del 5% delle singole liste con l’attribuzione dei seggi e quindi la proclamazione dei 70 deputati all'Assemblea regionale siciliana.
Sembra certa la trasmissione dei dati dal Tribunale di Siracusa ma restano ancora 2 sezioni ad Agrigento, 2 a Villalba (Caltanissetta), 1 a Misiliscemi (Trapani). Nel frattempo, Schifani è a Roma, secondo alcuni anche per ricevere le indicazioni sulla composizione della nuova Giunta. Il neopresidente ha ricevuto quasi tutte le delegazioni dei partiti e la prossima settimana deve incontrare Lega, Mpa e Nuova Dc. Terminato il giro delle consultazioni e in attesa della proclamazione, si dovrebbe andare a delineare la squadra che lo affiancherà. «Assessori competenti, senza eccezioni, nell’interesse dei siciliani», ha ribadito l’ex presidente del Senato apparso determinato nel proseguire la sua linea e non dare spazio ad eventuali “ripescati”, cioè candidati che pur avendo ottenuto migliaia di preferenze nei territori, sicuramente non approderanno a Sala d’Ercole. Al contrario, l’indicazione è di nominare parlamentari eletti, ma le deroghe potrebbero arrivare per alcune rubriche ritenute determinanti. Le consultazioni stanno servendo nell’ambito della collaborazione con l’intera coalizione per concordare i profili ideali. Ma i “desiderata” dei partiti potrebbero non coincidere con le intenzioni del presidente. Quale sarà allora il peso specifico dei partiti? Il commissario azzurro Gianfranco Miccichè ha una sua idea: potrebbe mettere sul tavolo la carta Daniela Faraoni, un tecnico, per l’assessorato alla Salute. Ma i forzisti palermitani spingono per Toti Amato, presidente dell’Ordine dei medici.
In Giunta potrebbero arrivare mister preferenze Edy Tamaio o Francesco Cascio, desideroso di tornare in prima linea. E poi c’è Marco Falcone, sempre pronto a riconquistare il suo posto. La Lega potrebbe schierare Francesco Scoma oppure Orazio Ragusa, vicino al segretario regionale Nino Minardo. E Luca Sammartino vorrebbe finalmente fare il suo esordio da assessore dopo aver portato i suoi voti a Salvini. Sembra certa la presenza in Giunta di Giusy Savarino, ex portavoce del movimento Diventerà Bellissima. Gaetano Galvagno, forte delle sue 14mila preferenze, e l’assessore uscente Alessandro Aricò, appaiono sicuri di un posto in quota Fratelli d’Italia, ma l’ex presidente Musumeci propone i suoi fedelissimi Marco Intravaia e Ruggero Razza. Anche se per quest’ultimo ci sarebbero dei veti.
Dall’Mpa di Lombardo potrebbe arrivare Roberto Di Mauro, e a sorpresa il giovanissimo Luigi Genovese, figlio d’arte. Infine, dalla Dc di Cuffaro, in pole position Ignazio Abbate, ex sindaco di Modica, con una delega all’Agricoltura.

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