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A Messina messa solenne per la Madonna della Lettera, il vescovo Accolla: "Dia speranza" - Foto

È sempre un giorno speciale per Messina il 3 giugno, quello in cui, tra devozione e tradizione, il popolo dello Stretto rinnova l’atto di affidamento alla Patrona, la Madonna della Lettera, venerata col titolo di “Veloce ascoltatrice”. A presiedere il solenne Pontificale in Duomo, gremito di fedeli, è stato monsignor Guglielmo Giombanco, vescovo di Patti. Il vescovo ha richiamato la crisi dell’uomo e della sua dignità e il bisogno di recuperare il senso dello stupore.

"Dovremo lasciarci guidare dal suo esempio di donna della famiglia per debellare povertà, ingiustizie e discriminazioni”. In un mondo in cui “la civiltà dei desideri ha preso il posto della società dei bisogni dell’uomo”, ha detto il presule, “la famiglia è il termometro più sensibile dei cambiamenti epocali e il punto di riferimento per intraprendere un nuovo cammino di umanizzazione”. Con lui, oltre a monsignor Giovanni Accolla e al suo ausiliare Cesare Di Pietro, era presente il vescovo emerito di Reggio Calabria Bova Vittorio Mondello, sacerdoti, religiosi e religiose dell’arcidiocesi, autorità civili, militari e accademiche e i rappresentanti delle confraternite, degli ordini equestri e delle varie aggregazioni laicali.

“Lo sguardo rivolto alla Vergine è motivo di speranza e certezza di rinascita dei cittadini messinesi e tutta la comunità ecclesiale. In un mondo travagliato da ogni forma di discriminazione, c’è tanto bisogno di consolazione e di un anelito di speranza: rivolgiamoci a lei certi di essere illuminati, guidati ed esauditi”, ha detto monsignor Accolla nel saluto rivolto all’inizio del pontificale. La celebrazione è stata animata dal coro diocesano “S. Maria della Lettera” diretta e accompagnata al grande organo dai maestri Nazzareno De Benedetto e don Giovanni Lombardo; il servizio d’ordine è stato coordinato dalle associazioni Nucleo diocesano di Protezione Civile e Misericordia di Messina.

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