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Dedicata a Nicholas Green la nuova rianimazione del Policlinico di Messina, presenti i genitori - Foto

Inaugurata la nuova rianimazione del Policlinico di Messina intitolata a Nicholas Green in occasione dei 25 anni dalla morte del bambino avvenuta al Policlinico a seguito di un tragico ferimento sulla Salerno-Reggio Calabria.

"Abbiamo guardato il corpo di Nicholas e sapevamo che non era più in quel corpo ma eravamo consapevoli che molte altre persone avrebbero potuto continuare a vivere". Ha detto il padre di Nicholas Green che insieme alla moglie ha inaugurato il reparto.

"Abbiamo voluto ricordare un evento tragico successo 25 anni fa - ha detto il direttore generale Giuseppe Laganga - e per scolpire nella nostra memoria questo evento che ha dato tanto a questa terra, alla Sicilia, all'Italia ed al mondo, un grosso gesto di altruismo, abbiamo intitolato la rianimazone a Nicholas Green".

Era presente anche il sindaco di San Fratello che intitolerà presto un campo sportivo a Nicholas Green.

I decori del nuovo reparto di rianimazione sono stati realizzati per gli studenti del liceo artistico Ernesto Basile di Messina.

Il convegno al Policlinico sul tema "Effetto Nicholas" per la sensibilizzazione alla donazione di organi si è aperto con la proiezione di un video che ricorda la consegna del Premio Speciale Bonino 1994 ai genitori di Nicholas Green, Maggie e Reginald, da parte dell'allora presidente della FBP Nino Calarco. La Gazzetta del Sud e la Fondazione Bonino Pulejo furono tra i primi ad esser vicini alla famiglia così duramente colpita e a favorire la divulgazione del loro straordinario messaggio di solidarietà.

Alla cerimonia hanno preso parte l'assessore regionale per la salute Ruggero Razza e il rettore dall'Ateneo Salvatore Cuzzocrea. Assieme ai genitori Maggie e Reginald, cha ha ringraziato la città di Messina per quanto fatto in questi anni, ha partecipato Maria Pia Pedala', residente a San Fratello, che da 25 anni vive grazie al fegato di Nicholas.

Due studenti del Liceo Maurolico hanno letto le lettere scritte dai genitori per incentivare l'opera di sensibilizzazione alla donazione degli organi in questa occasione.

"Avevo 14 anni quando Nicholas morì e ricordo che a scuola non avevamo mai sentito parlare di trapianti e donazione degli organi. Oggi queste conoscenze sono un patrimonio di tutti gli studenti, un patrimonio di tutti grazie alla famiglia Green - ha sottolineato l'assessore alla salute Ruggero Razza - Molto è stato fatto ma molto di più forse si poteva fare. La nostra regione è tra quelle in cui il tasso di l'opposizione alla donazione è tra i più alti d'Italia. Occorre fare gesti concreti: tutta la Giunta regionale guidata dal presidente Musumeci ha firmato su mia proposta il modulo per la donazione di organi, poco prima della scomparsa del compianto Sebastiano Tusa. Soprattutto chi svolge un ruolo istituzionale è chiamato a dare l'esempio ogni giorno".

Al termine del convegno un minuto di raccoglimento in omaggio alle vittime di Giampilieri.

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