Mercoledì 08 Maggio 2024

Giornata Mondiale delle tartarughe marine: quattro nidi tra Sicilia e Calabria

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sea Turtle and Plastic Bag, Similan Islands, Thailand.
Green sea turtle (Chelonia mydas) with a plastic bag, Moore Reef, Great Barrier Reef, Australia. The bag was removed by the photographer before the turtle had a chance to eat it.
 
 
Caretta caretta Loggerhead turtle swimming at bottom of open sea. Lagana Bay, Zákinthos, Greece Project numbers: 9E0103, GR0017, GR0043
 
Baby turtles hatch on Juani Island and have to climb over rubbish strewn on the beach .WWF is actively engaged in maximising the conservation of turtles here by employing Nassoro Shahame since 2001 as the village turtle monitoring officer. Nassoro is paid the equivalent of US$ 30 a month to be a point of contact for the village for turtles as well as to monitor and help baby turtles hatch to the sea.Two species of turtle nest on Mafia, mostly greens (Chelonia mydas) and and few hawksbills (Eretmochelys imbricata). There is nesting throughout the year but mostly December to May. The incubation period is 55 days. When the locals find a nest and report it to Nassoro they receive 3,000 TSh. When that nest hatches they get additional money US 40 cents per hatchling, as there are about 100 eggs in each nest that is 4,000 TSh.Nassoro released 20 baby turtles yesterday and 20 today. As they are located above the high water mark when a nest is ready to hatch he will clear a path through the flotsam and jetsam giving the baby turtles a clear run. He lovingly digs out each turtle, helping them struggle out of the sand and down to the sea. Then it is down to them. But even this type of action can help improve the turtles chances of surviving by around 20 per cent.Like a proud parent Nassoro has kept a record of all the turtles he has released but there have been too many for him to keep a total. This year there have been 74 nests and the numbers are increasing year on year. A sure sign that their numbers are increasing are the complaints from seaweed farmers about turtles eating their crop. There is an increasing incidence of hotels raiding the nests and moving the eggs to a new site closer to their hotels as a tourist attraction. Tourists pay for a certificate and money goes towards turtle conservation.There are other nesting sites along the coast and on the nearby island of Jibondo they still eat turtles and their eggs - which are traditional food.
Veterinari al lavoro
 

Il 16 giugno è la Giornata Mondiale delle tartarughe marine, animali che abitano i nostri mari, nidificano sulle nostre coste e sono protagonisti di importanti progetti del WWF rivolti alla loro conservazione e tutela. Le tartarughe marine sono anche una delle specie simbolo della campagna #GenerAzione Mare del WWF per la tutela del Mediterraneo. La salvaguardia delle tartarughe marine, per l’Italia in particolare della specie Caretta caretta, è possibile solo grazie al lavoro di esperti e di volontari che, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, si occupano di recupero, cura, monitoraggio e protezione di nidi. I primi nidi della stagione 2021 In anticipo rispetto ai periodi usuali di inizio delle nidificazioni, i volontari e gli operatori del WWF hanno individuato i primi nidi sulle coste italiane. Sono quattro i nidi di tartaruga marina deposti in questo inizio stagione e seguiti dai volontari WWF: tre sulla stessa spiaggia, quella di Avola in provincia di Siracusa. Il primo è stato deposto il 25 maggio, gli altri due nei giorni scorsi. Proprio ai comuni di Avola e Noto è stato assegnato dal WWF il certificato di “Comune amico delle tartarughe”, per l’impegno alla sensibilizzazione di turisti e operatori balneari per la salvaguardia delle aree di deposizione. Secondo gli esperti del WWF, che in Sicilia sono supportati nelle attività di monitoraggio e tutela dei nidi dal Progetto Life Euroturtles, molto probabilmente i primi due nidi (praticamente allineati) sono della stessa “mamma tartaruga”. La terza deposizione, avvenuta nella notte tra il 14 e 15 giugno, sotto gli occhi di un testimone che ha visto l’animale risalire a fatica sulla battigia, probabilmente è opera di un’altra femmina. Il quarto nido è stato deposto in Calabria (costa jonica reggina), dove il WWF opera in collaborazione con il Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra dell’Università della Calabria (Progetto TartaMare). Le uova si schiuderanno a 50-60 giorni circa dalla deposizione: da quelle più vicine alle fonti di calore nasceranno femmine, da quelle deposte più in profondità, nasceranno tartarughe di sesso maschile. Il tag satellitari e i droni per il monitoraggio Le tartarughe, come i cetacei e gli squali, sono diventate di recente protagoniste di nuovi progetti di monitoraggio, che prevedono l’utilizzo di Tag satellitari. Il WWF, infatti, sta collaborando al progetto di ricerca SAT-CAL coordinato dai Dipartimenti di Biologia delle Università della Calabria e di Pisa, che tra gli altri obiettivi si propone di seguire gli spostamenti delle tartarughe marine grazie a rilevatori satellitari che vengono applicati alle tartarughe recuperate dai vari centri, tra cui quelli WWF di Policoro e Molfetta, in modo da studiarne le abitudini una volta liberate in mare. Il progetto, ancora in corso, sta dando ottimi risultati confermando, ad esempio, l'importanza del Golfo di Taranto come area di alimentazione per le giovani tartarughe. Grazie al finanziamento ottenuto con il progetto Life Euroturtles in cui il WWF Italia è partner, dal 2017 lungo le coste siciliane e del Golfo di Taranto è possibile osservare dall’alto, mediante l’uso di droni, la presenza delle tracce di nidificazione di Caretta caretta. I droni permettono agli operatori di ridurre lo sforzo di monitoraggio, percorrendo più velocemente e senza sforzi fisici, i tratti di costa da controllare. Questi strumenti favoriscono, inoltre, l’accesso in aree altrimenti impenetrabili. Il lavoro di tutela e conservazione delle tartarughe marine è rappresentato da una rete fondamentale di volontari che collabora con pescatori, marinerie, gestori di stabilimenti balneari, esperti, biologi, ricercatori, istituzioni, in varie fasi: dal recupero dell’animale in difficoltà alla tutela dei nidi e delle neonate. Le minacce da sconfiggere Ma sono ancora tante le minacce che mettono ogni giorno a rischio la vita delle tartarughe marine. Attività da pesca intensiva, impatto con natanti e l’inquinamento da plastica provocano la morte di questi animali. Oltre 150.000 tartarughe ogni anno vengono catturate accidentalmente da ami da pesca, lenze e reti nel Mediterraneo e oltre 40.000 muoiono ogni anno. Adottando simbolicamente una tartaruga su wwf.it/adottaunatartaruga si potranno sostenere i Centri di Recupero WWF che ogni anno curano centinaia di individui in difficoltà. Appuntamenti per la giornata delle tartarughe Mercoledì 16 giugno, in occasione della giornata mondiale delle tartarughe marine a Bisceglie ci sarà la liberazione di una tartaruga curata al centro di recupero di Molfetta, dove ci sarà una attività di pulizia della spiaggia dai rifiuti.

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