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Catania, a Librino oggi vince il “bene”

Nel più difficile dei quartieri a rischio si inaugura il campo di rugby affidato alla società “Briganti”

Sarà una giornata di festa, oggi, nel quartiere Librino. Uno dei quartieri “difficili” di Catania. Teatro della festa sarà il campo di rugby “San Teodoro Liberato”, “festeggiata” sarà la “Briganti Rugby Librino”, la società che da anni è un faro non solo sportivo, ma soprattutto sociale. In grado di “catturare” tanti ragazzi e ragazze, toglierli della strada e gettarli nella “mischia” della vita, nel vivere secondo le regole, lontani dalle luci “abbaglianti” ma distruttive della criminalità. E per questo invisa a qualcuno, oggetto di intimidazioni, di attentati, di minacce. Ma oggi non ci sarà spazio per i “cattivi”, oggi, a Librino, al San Teodoro, vincono i buoni della “Briganti Rugby”. Librino è un rione popolare con diverse criticità, non solo a livello sociale, da non sottovalutare. Il campo, una volta in terra battuta, adesso dotato di un tappeto verde sintetico, è stato riqualificato con 711 mila euro, finanziato con i fondi del Patto di Catania nel periodo della giunta guidata da Enzo Bianco e completato con l’amministrazione di Salvo Pogliese. Lo scorso 18 febbraio è stato consegnato dal comune di Catania alla società sportiva etnea, che da anni si batteva perché venisse restituito alla città. Un fiore all’occhiello nell’impiantista sportiva etnea, un campo il cui progetto originale è stato modificato su sollecitazione della Federazione rugbistica italiana, che ha “suggerito” di ampliare il terreno di gioco, in modo da renderlo regolamentare per i tornei di tutte le categorie. Suggerimento accolto dall’attuale amministrazione. «C’è grande emozione per l’inaugurazione di oggi – dice Mirko Saraceno, presidente dei Briganti Rugby Librino –. Basti pensare a come era l’impianto fino a tre anni fa. Vedere questo manto verde è un sogno che per noi si realizza. Noi faremo festa a modo nostro. Il campo viene aperto alla comunità di Librino. Una struttura che è un punto di partenza: noi dobbiamo continuare a lavorare sia nel campo sociale che in quello sportivo».

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