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“Così salviamo bassotti in tutta Italia”: una storia che si lega a Sicilia e Calabria

Sandro Nigro, milanese con solide radici ragusane, presidente dell’associazione “Cuor di Pelo” racconta com’è nato il suo progetto di recupero e cura

Quando Sandro Nigro, presidente dell’associazione “Cuor di Pelo Rescue Bassotti”, racconta com’è nato il suo progetto e perché, trasferisce in chi lo ascolta un entusiasmo non comune, quasi che le sue parole fossero un vero e proprio catalizzatore. La prima affermazione, che tiene a ribadire più volte, è che, nonostante sia nato e vissuto a Milano, le sue origini sono ragusane. Precisamente, di Ispica. «La Sicilia è una terra che porto sempre nel cuore – racconta – che ho vissuto e che vivo tuttora. Un’isola meravigliosa, che mio padre amava tanto e nella quale torno spesso».
Nel 2015, Sandro, amante degli animali sin da bambino, fonda l’associazione che si occupa del recupero di bassotti che, negli anni, è cresciuta e si è sviluppata, suscitando sempre più l’interesse degli amanti di questa simpaticissima razza canina. Un’iniziativa solidale che si espande su tutto il territorio nazionale, in un’epoca in cui l’umanità sembra essere sempre più spesso un’utopia. A oggi, sono circa 350 i soci, sparsi in tutta Italia.
«Avrei voluto sempre un cane – racconta Nigro – ma da piccolo non c’è stata la possibilità. La scintilla è scattata con il bassottino Tobia, che vedevo sempre al supermercato. Pian piano, conoscendo meglio la razza, mi ha conquistato. Un cane elegante, “tascabile” e, quindi, facilmente trasportabile, che soffre molto l’ansia dell’abbandono. Che io, purtroppo, ben conosco, per motivi personali. Il bassotto da solo non si può lasciare. Da qui, l’idea dell’associazione per aiutare un amico da salvare, curare, rimettere in sesto e a cui trovare un divano comodo e una famiglia meravigliosa che gli apra le porte del suo cuore per sempre».
Il primo bassotto a essere entrato nella sua vita, è Molly, dieci anni fa. Qualche anno dopo, è arrivato anche Califfo. «“Cuor di Pelo” aiuta bassotti e simil-bassotti che necessitano di cure per disabilità più o meno gravi o che vivono in condizioni impietose – spiega – o, ancora, bassotti che vengono gettati via come regali non graditi. Noi non giudichiamo mai qual è il motivo che si nasconde dietro un abbandono anche perché sappiamo, avendolo constatato direttamente, che, talvolta, le famiglie sono costrette a cedere i loro bassotti. Com’è accaduto – ad esempio – a una famiglia di Cosenza che non aveva le disponibilità economiche per curare il proprio cane, affetto da una seria patologia. L’associazione fornisce cure e assistenza sanitaria, una cuccia calda in strutture accuratamente selezionate o in stallo casalingo presso le abitazioni di alcuni soci, pasti regolari, oltre a medicine, sterilizzazioni e interventi chirurgici laddove necessario. Dando, inoltre, supporto alle famiglie che devono distaccarsi dal proprio cane».
Durante l’anno, “Cuor di Pelo”, che vive di contributi volontari e di offerte libere raccolte anche in occasione di eventi e manifestazioni, organizza momenti di aggregazione in tutta Italia. Prima della pandemia, si è svolto un raduno a Giarre, dove sono confluiti in tanti dalle diverse province siciliane e anche dalla vicina Calabria. E, per il prossimo settembre, si sta pensando a un nuovo raduno in Sicilia. «Tra la Calabria e la Sicilia, abbiamo recuperato nel recente passato una decina di bassotti – prosegue Nigro – tre dei quali sono stati dati in adozione. Una, Keira, è stata adottata a Messina, dalla signora Rosalba. E in questi giorni, recupereremo un’altra bassottina a Palermo, Molly».
Tra i diversi eventi promossi dall’associazione, vi è anche “La StraBassotti”, una marcia podistica non competitiva che l’associazione organizza a giugno al parco di Monza e che, annualmente, riunisce più di 1000 partecipanti con bassotti al seguito. Un evento, che per la sua divertente originalità, si merita sempre la ribalta televisiva sulle reti Rai e Mediaset. Nel 2022, sono stati premiati i due cani arrivati da più lontano: una coppa è stata consegnata al bassotto di Catania, una targa a quello di Messina.
«“Cuor di Pelo” non è un allevamento – aggiunge – i cani che diamo in adozione raramente sono cuccioli e hanno tutti, o quasi, un trascorso di abbandono. Per questo, vogliamo che chi li accoglie sia consapevole della sua scelta. Abbiamo la responsabilità morale di trovare al bassotto una famiglia che sia per sempre, con la ragionevole certezza che non dovrà mai più cambiarla».
In itinere anche un libro, nel quale Sandro Nigro racconterà la sua storia e quella della sua associazione. «Chi non vorrebbe tenere con sé per sempre il proprio animale, compagno di una vita? Ma, purtroppo, talvolta il destino gioca a nostro sfavore e può succedere che, per cause di forza maggiore, ci si trovi costretti a dover rinunciare al suo amore. E, se non si riesce a trovare disponibilità tra amici, parenti o conoscenti, la scelta migliore per un distacco meno traumatico per il cane è, certamente, quello di affidarlo a un “rescue”, in modo da fugare ogni dubbio o perplessità sul suo futuro benessere».
Attualmente, sono sei i bassotti in associazione, in attesa di trovare una famiglia che si prenda cura di loro.

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