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Fc Messina, consegnate al Comune le "mascherine della discordia"

Questa mattina a Palazzo Zanca, alla presenza del vice sindaco di Messina Salvatore Mondello e degli assessori Giuseppe Scattareggia e Massimiliano Minutoli, il Football Club Messina ha donato le “discusse” 50mila mascherine all’Amministrazione comunale, che l'ente consegnerà gratuitamente alle famiglie più bisognose della città. All’incontro hanno preso parte i dirigenti del club Franco Mento e Fabio D’Amore, con Giovanni Giuffrida e Domenico Marchetti, rispettivamente capitano e vice capitano della squadra.

“Accettiamo ancora più oggi queste mascherine rispetto alla piena fase emergenziale – ha sottolineato il Mondello – poiché siamo in un momento delicato nel quale non bisogna abbassare la guardia. Infatti l’odierna donazione assume una doppia valenza, quella della collaborazione e della sinergia perché, tante più mascherine si hanno a disposizione tanto più agevole sarà gestire l’emergenza fase due, ma allo stesso tempo il gesto diventa simbolico e determinante per l’emergenza di oggi, in quanto è più complessa di quella appena trascorsa, perché con la ripresa delle attività rischiamo inevitabilmente di diventare tutti vettori e quindi le protezioni diventano fondamentali ed importanti”.

 

   

 

Scattareggia e Minutoli, associandosi, hanno espresso il loro ringraziamento alla dirigenza dell’Fc Messina per la donazione delle mascherine augurandosi che “la collettività sia consapevole e prudente nella gestione della fase post Civid-19”. Al termine dell’incontro i due atleti presenti hanno siglato le loro maglie per omaggiarle al Comune.
Sullo sfondo restano però le polemiche.

Questo stock, più volte annunciato come donazione, si aggiunge all'acquisto della mascherine che il Comune ha commissionato al Consorzio Toro, legato a doppia mandata all'Fc Messina con la figura di Rocco Arena, oggi assente, a fare da collante (tanto che i cartoni che ospitavano le mascherine donate dall'Fc erano marchiate proprio Toro). Quelle 65mila euro mascherine consegnate nelle scorse ore (per i dipendenti comunali) e delle quali si è venuto a conoscenza solo dall'albo pretorio dell'Ente, nell'ambito di una fornitura ancora più ampia attesa ad aprile ma arrivata più di un mese dopo. Un'intesa contestata sotto tanti punti di vista dai consiglieri comunali di Lega, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, che hanno chiesto una risposta ben chiara all'Amministrazione, arrivata solo parzialmente. Tanto che Alessandro Russo ha deciso di potare l'intero incartamento, al quale mancano peraltro alcuni passaggi iniziali, alla Corte dei Conti.

Mondello, dopo la conferenza, chiedendo di evitare le polemiche in un contesto come questo in cui il fine era benefico, ha evidenziato che per quanto riguarda le procedure adottate per l'acquisto delle mascherine della Toro e un'eventuale indagine su qualche passaggio potenzialmente andato a vuoto, la competenza non sarebbe di esponenti di Giunta ma del ramo dirigenziale. Insomma, ha scaricato la patata bollente a colui che ha seguito tecnicamente la procedura, Francesco Aiello.

A provare a fare chiarezza, rispetto a quanto accaduto, ci ha provato anche D'Amore: “La donazione è stata voluta dal presidente Arena, solo in un secondo momento il Comune ha chiesto di acquistare altre mascherine e si è giunti a quell'accordo. Forse qualcosa non ha funzionato nella comunicazione”.

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