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Giro di Sicilia 2022, si parte il 12 aprile da Milazzo

La corsa in quattro tappe si concluderà il 15 aprile con la Ragalna-Etna (Piano Provenzana)

Dal 12 al 15 aprile andrà in scena "Il Giro di Sicilia Eolo 2022". Oggi, nella sede della Regione Siciliana di Catania, alla presenza dei rappresentanti dei comuni di Milazzo, Palma di Montechiaro, Realmonte, Caltanissetta, Piazza Armerina, Ragalna e Linguaglossa, sono state presentate le quattro tappe della corsa. Si tratta di un percorso variegato, adatto alle caratteristiche di ogni tipo di corridore: velocista, finisseur e scalatore. La manifestazione anticiperà di neanche un mese la carovana rosa del Giro d’Italia, che giungerà dall’Ungheria in Sicilia, per il giorno di riposo e le prime due tappe italiane.

Musumeci: Grande ciclismo nella nostra Isola

"Con il Giro di Sicilia e il Giro d’Italia la prossima primavera sarà la stagione del grande ciclismo per la nostra Isola. Dopo la strepitosa vittoria di un siciliano, Nibali, e il successo di pubblico riscontrato l’anno scorso, siamo pronti per questa nuova edizione della competizione", ha affermato il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: "Con grande determinazione il governo regionale ha voluto riportare in vita questa antica corsa, antesignana di quella nazionale, e i risultati oggi sono sotto gli occhi di tutti: partecipazione, qualità degli atleti, ritorno di immagine, promozione turistica. Eventi sportivi come questo, infatti, sono una chiave per fare apprezzare la nostra regione in tutto il mondo, dare slancio all’economia regionale e a quella di decine di Comuni nei cui territori passerà la carovana del Giro, attrarre anche nuovi flussi turistici. In più, queste occasioni rappresentano un veicolo per incentivare la pratica sportiva di base, necessaria a contrastare fenomeni come l’obesità infantile, migliorare la salute della popolazione e contribuire alla formazione individuale delle nuove generazioni", ha aggiunto Musumeci.

"Anche quest’anno la storica corsa ciclistica renderà la nostra Isola protagonista, permettendoci di promuovere le sue bellezze in Italia e nel mondo. Il governo Musumeci continua a credere con convinzione in questo grande evento sportivo che, dopo la sosta dovuta alla pandemia, lo scorso autunno aveva già riportato i campioni del ciclismo sulle strade siciliane", ha detto invece l'assessore regionale al Turismo e allo Sport, Manlio Messina: "Con l’edizione 2022 diamo continuità a una competizione che affonda le sue radici negli anni: la gara torna in primavera e vedrà al via atleti di assoluto livello internazionale. Uno spettacolo entusiasmante che ci consente di continuare a puntare con decisione sul binomio tra sport e turismo. Due ambiti che il governo regionale ha coniugato e sui cui ha investito risorse importanti. Oltre al Giro di Sicilia e al Giro d’Italia, infine, in collaborazione con Rcs daremo presto vita anche alla prima edizione di un grande evento internazionale legato al turismo sportivo", ha aggiunto Messina.

"Il connubio con la Regione Siciliana è ormai consolidato da qualche anno. Insieme abbiamo voluto riportare sull'Isola non solo il Giro di Sicilia ma anche il Giro d’Italia che quest’anno vedrà la Regione protagonista con le prime due tappe italiane dopo la Grande Partenza dall’Ungheria", ha dichiarato Paolo Bellino, ceo di Rcs Sport: "Abbiamo ancora negli occhi la grande vittoria di Vincenzo Nibali su Alejandro Valverde - nella passata edizione disputata ad ottobre - a testimonianza che i grandi corridori amano questa corsa. Dal 12 al 15 aprile col Giro di Sicilia e poi dal 9 all’11 maggio con la Corsa Rosa tutta l’Isola potrà respirare il grande ciclismo e mostrare al mondo, attraverso le immagini televisive, tutte le sue bellezze".

Le tappe: si parte da Milazzo

Le quattro tappe: Milazzo-Bagheria, Palma di Montechiaro-Caltanissetta, Realmonte-Piazza Armerina e Ragalna-Etna

La Milazzo-Bagheria tappa ondulata, costellata di curve e saliscendi. Si svolge interamente, a parte qualche chilometro all’inizio, sulla statale 113 che percorre la costa nord della Sicilia. Unica asperità la breve salita pedalabile a Tindari dopo soli trenta chilometri e lo strappetto di Termini Imerese in cima al quale verrà aggiudicato il traguardo volante di tappa. Finale molto veloce per la volata a gruppo compatto. Gli ultimi tre chilometri della tappa lasciano la statale 113 per entrare in città a Bagheria. Si contano due curve ai 2400 metri (sinistra-destra) che portano a un ampio curvone lungo quasi un chilometro su strada molto ampia per arrivare all’ultima curva che immette nel rettilineo finale di 350 metri su strada larga e asfaltata. Ultimi chilometri tutti in leggera ascesa con pendenza media dell’1.5%.

La Palma di Montechiaro-Caltanissetta, tappa impegnativa, caratterizzata da un continuo saliscendi su strade ampie attraverso l’entroterra.
Si contano solo tre veri attraversamenti cittadini: Mazzarino, Barrafranca ed Enna con le tipiche caratteristiche di dimensioni a volte ridotte.
A Enna, in vetta alla salita di ingresso cittadino è posto il Gpm di giornata. Finale su strade larghe e ben asfaltate e arrivo in centro a Caltanissetta al termine di una breve risalita. Ultimi 3 chilometri leggermente a salire una volta lasciata la strada a scorrimento veloce in direzione del centro città con pendenza molto dolce.
Realmonte-Piazza Armerina tappa molto mossa altimetricamente, senza salite particolarmente impegnative, ma segnata da susseguirsi di salite e discese più o meno lunghe con due soli attraversamenti cittadini. Primo attraversamento a Canicattì con carreggiate ristrette in alcuni tratti e secondo, più agevole, a Caltagirone in cima a una breve salita dove verrà assegnato il Traguardo Volante di giornata. Finale tutto leggermente a salire fino a Piazza Armerina. Ultimi 3 chilometri con una breve salita che porta all’abitato di Piazza Armerina (media 5%) per arrivare agli ultimi 1500 metri praticamente rettilinei caratterizzati da due ondulazioni che portano agli ultimi 200 metri in piano.
Quarta tappa Ragalna-Etna (Piano Provenzana), di alta montagna con poco respiro dopo metà corsa. Prima parte lungo la strada che contorna l’Etna collegando Biancavilla, Adrano, Bronte, Maletto e Randazzo. Qui la corsa sale lungo il vulcano per contornarlo più in quota sulla provinciale Quota Mille. Discesa attraverso Linguaglossa (passaggio impegnativo) fino a Piedimonte Etneo dove comincia la prima salita Superior della tappa che porta a Contrada Giuliana. Discesa impegnativa attraverso Milo e Santa Venerina fino a Giarre. Dopo Mascali inizia la seconda ascesa a Contrada Giuliana diversa e leggermente più impegnativa della precedente. La salita finale misura 18 chilometri e sale sul versante Est dell’Etna seguendo un ritmico alternarsi di tornanti lungo colate di lava più o meno recenti. La pendenza media è del 6% tenendo conto che all’interno della salita è presente una breve discesa (dopo il bivio del Rifugio Citelli), ma gli ultimi 3 chilometri presentano (a ridosso dei 2000 metri) le medie maggiori (circa 9%) e il picco dell’11% a 1500 metri dall’arrivo.

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