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Smascherati cinque falsi ciechi

A spasso da soli per strada, evitando auto e ostacoli senza alcun problemi. Tra gli scaffali di un supermercato, a scegliere i prodotti dopo aver guardati attentamente. Uno addirittura in una sala giochi, intento a cercare di vincere del denaro a una slot-machine.

Passavano inosservati, agli altri cittadini di Barcellona. Non sono passati inosservati, invece, alla Guardia di finanza. Perchè le persone riprese in questi video per lo Stato sono cieche. Non vedenti assoluti, erano i quattro uomini denunciati dalla finanza, affetta da cecità parziale ossia con un residuo visivo non superiore a un ventesimo in entrambi gli occhi, l'unica donna finita nei guai, una 78enne.

Sono servite delle indagini approfondite per essere certi della truffa. Prezioso è stato il supporto di un dirigente medico specializzato nel settore che ha analizzato e valutato il materiale video-fotografico raccolto e rilevato l’incompatibilità delle azioni compiute dai soggetti indagati con lo stato di cecità dichiarato, segnalando all’autorità giudiziaria l’assenza di quei limiti visivi previsti dalla legge, che legittimano le prestazioni assistenziali erogate dall’INPS.

Due dei denunciati erano stati addirittura assunti in un ente pubblico in virtù proprio della loro disabilità. Facevano i centralinisti. Ora dovranno spiegare le proprie ragioni.

Complessivamente, in questi anni le cinque persone avrebbero percepito indebitamente oltre 600mila euro, tra pensioni di inabilità e indennità di accompagnamento.

Gli indagati sono stati segnalati alla Corte dei conti per il danno erariale, ma dovranno anche rispondere di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, reato per il quale sono previsti fino a sei anni di reclusione.

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