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La morte di Falcone? "Incidente sul lavoro", intercettazione choc del Radicale fermato per mafia

Insulti pesantissimi a Giovanni Falcone, la cui morte viene definita "incidente sul lavoro" e che "da quando era andato al ministero della Giustizia più che il magistrato faceva il politico". Un linguaggio volgare quello usato da Antonello Nicosia, l'esponente Radicale fermato per associazione mafiosa insieme ad altre 4 persone tra cui il boss di Sciacca.

Intercettato per mesi dal Ros e dal Gico della Finanza, parlando al telefono, dava giudizi sprezzanti sul giudice ucciso dalla mafia a Capaci nel 1992. Parole pesanti finite nel decreto di fermo firmato dai pm della Dda di Palermo.

Nicosia è coinvolto nell'operazione della Procura di Palermo che ha fermato 5 persone accusate a vario titolo di associazione mafiosa e favoreggiamento. In carcere il capomafia di Sciacca Accursio Dimino. Fermati anche i fratelli Paolo e Luigi Ciaccio e Massimiliano Mandracchia, tutti i di Sciacca.

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