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Retata con 14 arresti a Messina, De Lucia: "Cresce la domanda di droga" - Video

Il ruolo degli ex collaboratori di giustizia, i temi di tipo strutturale che un fenomeno del genere apre e le sempre più importanti proporzioni del fenomeno del traffico di stupefacenti, in una città in cui la domanda, specie di cocaina, aumenta sempre di più.

Sono questi gli argomenti chiave che emergono dall’operazione antimafia “Predominio”, eseguita stamattina dalla squadra Mobile, epilogo delle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia.

Secondo il procuratore capo Maurizio De Lucia, intervenuto stamattina in conferenza stampa, è centrale “il tema della presenza sul territorio di soggetti che avevano collaborato. Un elemento di riflessione di carattere strutturale. Senza i collaboratori di giustizia i processi di criminalità organizzata non si possono fare. Il tema, però, è cosa succede dopo. La legge prevede sanzioni gravi per chi torna a delinquere, come la revisione dei processi nei quali avevano ottenuto dei benefici. Bisogna riflettere su una serie di limiti che secondo me vanno posti, ad esempio la possibilità di concedere il ritorno sul territorio”.

Altro aspetto da sottolineare, secondo De Lucia, le proporzioni raggiunte dal traffico di stupefacenti, “un fenomeno inquietante dal punto di vista sociale, in quanto la domanda sul territorio altissima e desta il nostro maggiore interesse. È il vero grande business, dalla marijuana alla cocaina, quest’ultima in notevole incremento”.

Il questore Vito Calvino evidenzia che “questa operazione accende i riflettori su un gruppo consistente e importante, per la caratura criminale dei soggetti interessati. La caratteristica principale è quella della riproposizione di attori che per vari motivi si erano allontanati e riprendono a delinquere. In primis con le estorsioni, poi col traffico stupefacenti. Soggetti che hanno ulteriore caratteristica: molti sono ex collaboratori di giustizia, in un caso un attuale collaboratore di giustizia. Ex non perché dissociatisi, ma perché alcuni in corso di collaborazione hanno continuato e altri hanno ripreso dopo aver esaurito il proprio percorso di collaborazione”.

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