«Abbiamo già acquisito seimila tamponi da coloro che sono rientrati in Sicilia dalle regioni del Nord e ne sono stati 'processati' oltre quattromila. Tra questi 39 cittadini sono riferibili a cittadini che sono risultati positivi».
Lo dice in un videomessaggio su Facebook l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, sottolineando che in questa fase «dobbiamo chiedere pazienza: dobbiamo evitare che un soggetto che magari si sente bene ed è confortato da uno stato di salute apparentemente perfetto possa essere positivo, ma asintomatico», e quindi diffondere il contagio. Dieci i laboratori, ha spiegato, che sono dedicati solo ai tamponi post-quarantena.
In questo modo ogni giorno potremo mettere insieme 1.200 tamponi. «La prudenza ci impone di proseguire con le misure di contenimento». Ieri sera il governatore Nello Musumeci, del resto, si era detto d’accordo con il premier sulla necessità di continuare sulla «linea del rigore e della fermezza», concordando con Palazzo Chigi la proroga, quindi, fino al 3 maggio delle attuali restrizioni, procedendo solo successivamente a una riapertura parziale e graduale delle attività.
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