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Fiamme nella notte al "cimitero dei barconi" dei migranti a Lampedusa, aperta un'inchiesta

Sono stati dati alle fiamme i vecchi barconi di Lampedusa usati dai migranti per raggiungere l'Italia. Un luogo chiamato "cimiteri dei barconi" e che sarebbe stato dato alle fiamme volontariamente da qualcuno.

Il secondo attacco a Lampedusa dopo lo "sfregio" alla porta d'Europa avvenuto nella notte fra martedì e mercoledì scorso.

I vecchi barconi utilizzate dai migranti per arrivare fino a Lampedusa sono stoccati in due zone dell'isola, sono stati dati alle fiamme. I roghi sonno divampati intorno alle 23 nell'area attigua al campo sportivo e nel deposito di Capo Ponente.

Le colonne di fumo nero altissime e hanno letteralmente invaso l'isola. Le fiamme visibili anche a parecchia distanza. Sul posto, al lavoro le squadre dei vigili del fuoco del distaccamento aeroportuale di Lampedusa con circa 5 automezzi antincendio e anche i carabinieri.

La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sui due incendi dolosi appiccati ai barconi dei migranti. "Metteremo tutto l'impegno possibile per fare luce su questi episodi di intolleranza che non rendono giustizia alla solarità del popolo di Lampedusa e che possono danneggiare seriamente il turismo, fonte di ricchezza dell'isola - ha detto il procuratore aggiunto Salvatore Vella - . Lampedusa non può diventare un luogo di guerriglia urbana". Delle indagini si stanno occupando i carabinieri.

E questa, intanto, è atteso l'arrivo sull'isola del ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, la cui visita era già in programma.

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