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Sospensione AstraZeneca, Razza: "Massima attenzione, niente allarmismi"

«Ho firmato la sospensione delle vaccinazioni AstraZeneca in Sicilia in attesa delle decisioni che dovrebbero essere assunte dagli enti regolatori. Quello che sta accadendo in questi giorni è il segnale che la farmacovigilanza funziona in maniera tempestiva, immediata e nell'interesse dei cittadini». Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, dopo la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco di estendere, in via precauzionale, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca su tutto il territorio nazionale.

«In Sicilia fino ad oggi quasi 115 mila cittadini hanno ricevuto un vaccino AstraZeneca e le evidenze scientifiche indicano con chiarezza che si tratta di un vaccino sicuro – ha aggiunto l'assessore - Se io fossi uno dei cittadini siciliani vaccinati con AstraZeneca, in questo momento vorrei sapere se ci sono controindicazioni e se la seconda dose deve essere portata a termine. L'aspettativa sulla vaccinazione era ed è molto alta, non possiamo permetterci di creare tra i cittadini la psicosi del vaccino. Ma per fare questo servono informazioni chiare. Ecco perché anche la Regione chiede alle autorità competenti di fare la massima chiarezza possibile. Solo così, dopo un iniziale e comprensibile rallentamento delle vaccinazioni, sono convinto che ci potrà essere una cospicua ripresa. Il vaccino è l'unico antidoto per uscire da questa pandemia».

In Sicilia sono state utilizzate 400 mila dosi di Pfizer e 19 mila dosi di Moderna. Nei prossimi giorni sarà consegnato un numero minore di dosi AstraZeneca rispetto a quelle previste (10 mila invece di 50 mila), ma nella prima settimana di aprile aumenteranno le dosi di Pfizer: invece delle 50 mila previste, ne arriveranno 100 mila. A questi vaccini si aggiungerà anche Johnson&Johnson.

Razza ha infine annunciato che, come previsto, domani (martedì, 16 marzo) a partire dalle 15, sarà possibile prenotare il vaccino anti-Covid per le persone “estremamente vulnerabili” seguendo i criteri che verranno comunicati nelle prossime ore.

La decisione dell’Aifa di sospendere il farmaco su tutto il territorio nazionale in attesa dei pronunciamenti dell’EMA ha un effetto dirompente: stamane gli ispettori del Ministero della Salute si erano recati all’ospedale di Siracusa nell’ambito degli accertamenti sulla vicenda di Stefano Paternó, 43 anni, il sottufficiale della Marina militare morto quindici ore dopo aver avuto somministrata la prima dose di vaccino Astrazeneca.

Intanto la Sicilia da oggi è entrata in zona arancione, ma in alcuni comuni dove il numero dei contagi Covid registra un aumento preoccupante si colora di rosso. Sono infatti state istituite quattro nuove «zone rosse» a Caltanissetta, Palma di Montechiaro (Ag), Caltavuturo (Pa) e Scicli (Rg) che si affiancano ad altri cinque comuni per i quali era già scattata la misura restrittiva.

Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci e si è reso necessario a causa di un repentino aumento dei contagi registrati negli ultimi giorni. Anche in virtù di questi cluster i numeri dei contagi complessivi nell’isola registrano un lieve aumento. Secondo il bollettino quotidiano del Ministero della Salute sono 523 i nuovi positivi al Covid su 21.455 tamponi processati, con una incidenza di quasi il 2,5%, in leggera diminuzione rispetto a ieri.

La regione è nona nel contagio giornaliero. Le vittime sono state 14 e portano il totale a 4.358. Il numero degli attuali positivi è di 14.756, con un incremento di 443 casi rispetto a ieri a causa di un basso numero di guariti, solo 76. In aumento anche i ricoveri ospedalieri: 825, 34 in più rispetto a ieri, di cui 107 in terapia intensiva (+7). Il peggioramento dei dati nell’ultima settimana è certificato anche dall’ufficio statistica del comune di Palermo che ha elaborato i dati diffusi ieri dal Dipartimento della Protezione civile.

La settimana appena conclusa mostra un ulteriore incremento dei nuovi positivi (il 15,4% in più rispetto alla settimana precedente, quando già si era registrato un incremento) e anche un aumento dei ricoveri, degli ingressi in terapia intensiva (+13,9%) e dei deceduti.

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