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Matteo Messina Denaro, il boss a testa bassa nel video dell'arrivo in caserma

A testa bassa, senza mai alzare lo sguardo. Il super boss Matteo Messina Denaro lunedì scorso  è arrivato nella caserma dei carabinieri di Palermo, scortato dagli uomini delle squadre speciali dei Ros. Sono questi i primi momenti dell’arresto del boss, latitante da trent’anni.

«Bravi, bravi!». Urla di incoraggiamento e applausi nei confronti dei carabinieri del Ros, da parte di decine di pazienti e loro familiari  in ospedale, hanno accompagnato l’arresto del superlatitante. "Come ti chiami?", gli hanno chiesto i carabinieri. «Sono Matteo Messina Denaro». Il capomafia avrebbe cercato di allontanarsi alla vista dei carabinieri. Un tentativo di pochi istanti fermato dai carabinieri. Dopo il blitz nella clinica a Palermo, l’ormai ex superlatitante Matteo Messina Denaro è stato è stato portato nella caserma dei carabinieri San Lorenzo in via Perpignano. Denaro, a quanto si apprende da fonti investigative, faceva periodicamente controlli in quella struttura, che la scorsa notte durante il blitz del Ros era stata messa in sicurezza con diverse decine di uomini per tutelare tutti gli altri pazienti. Quando è stato arrestato, Messina Denaro non era allettato ma si stava facendo i controlli.

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