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Coronavirus a Messina, De Luca: "Jogging? L'ordinanza qui non si applica"

“Ancora una volta il Governo genera confusione e mette in pericolo la popolazione con i suoi provvedimenti contraddittori. Non posso credere che il Ministro degli Interni non si sia resa conto del pericolo al quale ha esposto tutti i cittadini con l’ultima circolare del 31 marzo 2020”. Il sindaco di Messina, Cateno De Luca attacca la contestata “circolare sulle passeggiate” sulla quale sono nati molti dubbi e polemiche.

"La circolare uscita ieri ha fatto innervosire noi sindaci, non possiamo sopportare che si continui a dare messaggi distorti alla popolazione", ha detto il sindaco di Messina. "Nessuno di noi sindaci trova piacere ad ordinarvi di stare a casa - puntualizza De Luca - ma sulla scorta di un messaggio da parte della Oms che ribadisce che comunque la trasmissione avviene attraverso gli uomini.

"Jogging? In un primo momento era consentita la passeggiata, pur evitando qualunque contatto. Il 9 marzo a tutta Italia si dice che ci si muove solo per motivi particolari. E comunque - dice De Luca - si poteva uscire a fare jogging. Tutti si sono trasformati in podisti. Poi si sono conti che era sbagliato e il sindaco di Messina De Luca prevede una ordinanza che dice di non uscire di casa se non per necessità lavoro o per motivi di salute. Buona parte d'Italia si era trasformata in podisti. L'ordinanza del 18 marzo prevede che l'uso del suolo pubblico a Messina è vietato se non per i motivi importanti".

"Il 20 marzo arriva l'ordinanza del ministro Speranza che consente di girare attorno al proprio condominio, uscire da casa, di fare attività motoria in prossimità della propria abitazione. E scattano gli altri problemi. A Messina ha prevalso l'ordinanza del sindaco. Noi non consentiamo che si esca da casa, sappiate che la sanzione c'è. L'ordinanza è vigente", puntualizza De Luca.

"Mi auguro che il ministro, per mettere una toppa ad una caduta di stile, un messaggio contro il lavoro dei sindaci, chiarisca che i bambini che possono uscire sono 'speciali', nel senso che hanno bisogno di uscire e che anche in questa circostanza esce un solo genitore. Evitiamo l'ennesima brutta figura. Si sta mettendo in difficoltà il lavoro dei sindaci. L'ordinanza qui non si applica", ha aggiunto De Luca.

De Luca ribadisce il cordoglio per l'omicidio della studentessa dell'Università di Messina, Lorena Quaranta. "Alle donne che subiscono violenze dico che noi ci siamo, vi assistiamo. Ci sono numeri a vostra disposizione. Non abbassiamo la guardia per le denunce su ciò che si subisce. Condanniamo tutti gli atti di violenza, siamo vicini a tutte le donne che hanno la necessità di avere un sostegno o anche una penna per le denunce per conto loro", ha detto il sindaco.

In vista del prossimo weekend, con il possibile afflusso di siciliani in arrivo dal nord, De Luca ha tenuto a precisare: "Sabato ci sarà l'ennesima manifestazione di protesta e credo che sarà ancora più forte del 23 marzo. Mi auguro che si eviti che si faccia questa manifestazione. Bisogna autorizzare la banca dati per evitare lo scontro istituzionale".

"Più donazioni arriveranno e meglio sarà. Le donazioni che arriveranno dai privati le destineremo alla ricostruzione. Questo è fondamentale. La strategia la discuteremo insieme, con le associazioni di categoria, anche con il Consiglio comunale, è giusto che sia così.  Ognuno di noi deve dare il meglio per poter definire un nuovo asset di sviluppo della città", ha detto il primo cittadino di Messina.

 

 

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