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Dipendenti firmano
cassa integrazione

windjet protesta
Senza aerei, riconsegnati alle società di leasing (tranne uno sequestrato dall'aeroporto di Catania a garanzia del credito), con la licenza sospesa e un debito che sembra aggirarsi intorno ai 150 milioni di euro, Windjet spera di trovare un partner che la faccia rinascere, dopo l'addio da parte di Alitalia. Nell'attesa, la compagnia low cost catanese ha comunicato ai 504 dipendenti l'avvio della cassa integrazione straordinaria (che nel trasporto aereo prevede quattro anni a cui se ne aggiungono tre di mobilità).
Una vicenda che "ha prodotto sicuramente un danno economico rilevante ma soprattutto di immagine", ha sottolineato il ministro del Turismo Piero Gnudi, intervenendo alla trasmissione 'Radio Anch'iò. "Si deve realizzare una miglior 'difesa' anche per il settore aereo", ha aggiunto. Il timore, espresso da più parti e oggi dal segretario nazionale della Filt Cgil Mauro Rossi, è il "rischio fallimento tra settembre e marzo per il 50% delle aziende dell'intero comparto del trasporto aereo italiano, fra compagnie, handlers, catering e gestori manutenzioni".
Per i sindacati la soluzione per Windjet è il commissariamento, "utile per farla ripartire quanto prima" - ha detto il segretario nazionale della Uil Trasporti Marco Veneziani, intervenuto a Radio anch'io - "anche se siamo disposti a prendere in esame altre soluzioni". Per Rossi, invece, è "sconcertante" che Windjet "rifiuti il commissariamento e affermi di farcela da sola".
Per ovviare in futuro alle disfunzioni, come nel caso del default di Windjet, consumatori e tour operator sollecitano un fondo di garanzia. Per l'Adiconsum "può garantire i viaggiatori e può essere alimentato con il costo di mezza tazzina di caffé, vale a dire 50 centesimi", ha spiegato il segretario generale dell'associazione Pietro Giordano, secondo il quale "il meccanismo di garanzia attualmente in vigore non funziona". Il fondo può aiutare anche i tour operator "che, nella vicenda Windjet, hanno perso tra i 150 e i 200.000 euro", ha riferito il presidente dell'Astoi Nardo Filippetti intervenendo anch'egli a Radio Anch'io.
Dopo meno di 48 ore dal fermo degli aerei Windjet, "la situazione è tornata alla normalità", ha affermato il presidente dell'Enac Vito Riggio, intervenuto a Radio Anch'io, aggiungendo "che sul sito dell'Enac e delle compagnie aeree sono pubblicati i voli sostitutivi di quelli fermati e ogni passeggero ha l'elenco completo dei voli, con una programmazione valida fino al 3 settembre". Una tutela dei passeggeri da parte dell'autorità dell'aviazione civile che ha ricevuto apprezzamento dell'Unione europea.
Per il 24 agosto i sindacati hanno chiesto a Windjet di comunicare le novità sul prosieguo dell'attività; il 25 è convocata un'assemblea dei lavoratori nell'aeroporto di Catania dove continua la protesta dei dipendenti della compagnia.

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