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Sequestrati negozi
griffati a Palermo
e Catania

Il provvedimento di sequestro ha colpito Filippo Giardina e Salvatore Milano, entrambi di 60 anni. Secondo gli investigatori della Dia l'attività commerciale sarebbe stata frutto del riciclaggio di capitali provenienti da attività illecite. Salvatore Milano, indicato come "uomo d'onore" storico della "famiglia" di Palermo Centro, già condannato per associazione mafiosa e sottoposto a misure di prevenzione personali, è in atto detenuto agli arresti domiciliari. Filippo Giardina viene considerato "soggetto socialmente pericoloso", in relazione alla sua vicinanza ad alcuni affiliati mafiosi, ed in particolare allo stesso Milano, per conto del quale si sarebbe intestato fittiziamente quote di alcune attività commerciali di fatto riconducibili a Cosa Nostra. A suo carico sono state raccolte anche le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, che hanno delineato la sua figura ed il suo ruolo di prestanome. Gli inquirenti si sono avvalsi inoltre della documentazione scoperta al momento dell'arresto dei boss Salvatore e Sandro Lo Piccolo, in particolare dei cosidetti "pizzini". Oltre al sequestro delle quote e del complesso dei beni aziendali della società Bagagli srl e Bagagli sas, il sequestro riguarda 44 beni immobili tra appartamenti, magazzini e terreni; una rivendita di tabacchi, due autoveicoli, una moto di grossa cilindrata, 26 rapporti bancari ed una imbarcazione di 20 metri circa, per un valore complessivo di oltre 16 milioni di euro.(ANSA)

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