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Centinaia di passeggeri
bloccati dalla pioggia
di cenere vulcanica

 Altissime fontane di lava si alzano nell’aria accompagnate da violenti boati: prosegue la ventesima eruzione sull’Etna che dà la sensazione dei battiti del cuore di un vulcano vecchio, ma molto attivo. Lo spettacolo, cominciato tre giorni fa, resta affascinante. Il rosso della lava di notte è perfettamente visibile anche da Taormina. Uno spettacolo affascinante, che ha un prezzo altissimo per Catania: la chiusura dell’aeroporto internazionale dalle 18.24 di domenica per la presenza di materiale piroclastico sulla pista e nell’aria. La riapertura è legata alla fine dell’emergenza. Sulla pista non si vedono aerei ma spazzatrici in azione per pulirla dalla cenere lavica. Nell’aerostazione ieri c’erano centinaia e centinaia di passeggeri in attesa. Le compagnie aeree si sono organizzate per riproteggere i passeggeri rinviando la data del volo o su scali alternativi come Palermo e Reggio. Una piccola boccata d’ossigeno è arrivata dall’apertura di Comiso.

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