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Due vittoriesi
truffano
cantiere nautico

Per pagare un battello
pneumatico del valore di oltre 100mila euro avrebbero dato al
titolare di un cantiere di Graffignano (Viterbo) solamente un
anticipo di 50mila euro e avrebbero poi pagato la restante somma
con assegni risultati scoperti. E’ l’accusa per due quarantenni
di Vittoria (Ragusa), che sono stati denunciati per truffa dalla
Guardia di finanza. L’indagine é stata avviata dopo una querela
presentata alla Procura di Viterbo dalla vittima. L’imbarcazione
è stata sequestrata su disposizione del gip della città laziale
Francesco Rigato. Si tratta di un modello di pregio, con due
motori da 350 cavalli l’uno, dotato di alta tecnologia a bordo.
Nella querela l’imprenditore ha detto di aver ricevuto nel suo
cantiere nautico la visita dei due uomini che volevano
acquistare il gommone, uno dei modelli di punta degli «Abate».
Uno dei due, spacciatosi per un ricco agricoltore, avrebbe dato
come garanzia la solidità della propria azienda agricola ed ha
comprato il battello pagando, con un assegno, un anticipo di 50
mila euro. Avrebbe inoltre pattuito con l’imprenditore un
pagamento con dieci assegni mensili di oltre 5.000 euro l’uomo
che sarebbero poi risultati protestati. 
Il titolare del cantiere nautico, dopo essere riuscito a
riscuotere solamente l’acconto di 50mila, era arrivato in
Sicilia per incontrare l’acquirente del battello, che si sarebbe
rifiutato di saldare il debito sostenendo di aver ceduto la
barca a un’altra persona, rivelatasi poi l’amico che lo aveva
accompagnato al cantiere nautico al momento
dell’acquisto.(ANSA).

Per pagare un battello pneumatico del valore di oltre 100mila euro avrebbero dato al titolare di un cantiere di Graffignano, in provincia di Viterbo solamente un anticipo di 50mila euro e avrebbero poi pagato la restante somma con assegni risultati scoperti. E’ l’accusa per due quarantenni di Vittoria, che sono stati denunciati per truffa dalla Guardia di finanza. L’indagine é stata avviata dopo una querela presentata alla Procura di Viterbo dalla vittima. L’imbarcazione è stata sequestrata su disposizione del gip della città laziale Francesco Rigato. Si tratta di un modello di pregio, con due motori da 350 cavalli l’uno, dotato di alta tecnologia a bordo.

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