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Otto anziani
maltrattati
in struttura privata

carabinieri

 

I carabinieri di Catania hanno arrestato la titolare di una struttura socio sanitaria privata della provincia etnea. I Nas, nel corso di un’ispezione, hanno trovato otto anziani ultra ottantenni già in condizioni di salute precarie, in stato di abbandono, maltrattati, con gravi piaghe da decubito, malnutriti, disidratati, sporchi e privi di assistenza socio-sanitaria. I Carabinieri hanno verificato, inoltre, che la struttura privata non aveva le autorizzazioni previste dalla legge, mancava dei requisiti igienico-sanitari e strutturali nonchè delle prescritte figure professionali quale l’operatore socio-assistenziale e l’infermiere. All’interno della residenza era presente una sola persona tra l’altro non qualificata, che offriva assistenza agli otto anziani di cui sette non autosufficienti. I familiari pagavano una retta mensile pari a circa 800 euro. Le gravi condizioni di salute degli anziani e la mancanza di assistenza socio-sanitaria, valutate da personale medico del servizio geriatrico dell’ASP di Catania intervenuto sul posto, hanno indotto la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania a disporre gli arresti domiciliari nei confronti della titolare della struttura. I Carabinieri, dopo che le competenti autorità hanno provveduto ad affidare 4 anziani ai familiari, 3 ai servizi sociali del Comune per la successiva sistemazione in strutture idonee ed a ricoverare il più grave presso il presidio ospedaliero "Garibaldi-Centro", hanno sequestrato la residenza socio-sanitaria abusiva del valore di circa 300.000 euro. (ITALPRESS).

I carabinieri hanno arrestato la titolare di una struttura sociosanitaria privata della provincia di Catania. Otto anziani ultra ottantenni già in condizioni di salute precarie, trovati in stato di abbandono, maltrattati, con gravi piaghe da decubito, malnutriti, disidratati, sporchi e privi di assistenza socio-sanitaria. I carabinieri hanno verificato, inoltre, che la struttura privata non aveva le autorizzazioni previste dalla legge, mancava dei requisiti igienico-sanitari e strutturali nonchè delle prescritte figure professionali quale l’operatore socio-assistenziale e l’infermiere. All’interno della residenza era presente una sola persona tra l’altro non qualificata, che offriva assistenza agli otto anziani di cui sette non autosufficienti. I familiari pagavano una retta mensile pari a circa 800 euro. I militari, dopo che le competenti autorità hanno provveduto ad affidare 4 anziani ai familiari, 3 ai servizi sociali del Comune per la successiva sistemazione in strutture idonee e a ricoverare il più grave presso il presidio ospedaliero "Garibaldi-Centro", hanno sequestrato la residenza socio-sanitaria abusiva del valore di circa 300.000 euro. 

 

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