La gestione associata
negli enti locali

L'Accademia delle autonomie fa il suo esordio anche in Sicilia, con due seminari su “La gestione associata: opportunità o necessità all’interno della nuova Governance degli Enti locali siciliani” che si terranno a Catania e Palermo. "Accademia per l'autonomia" è il nome dato al piano di formazione che Anci e Upi, in convenzione con il Ministero dell'Interno, hanno elaborato e organizzato in favore degli operatori degli enti locali.

“Le città metropolitane, le province, i comuni, le loro forme associative –  si legge nel documento di presentazione del piano formativo - sono chiamate a una straordinaria sfida di rinnovamento: cambiano gli assetti istituzionali, l'ordinamento finanziario e contabile, la disciplina del lavoro, le regole per gli appalti. La crisi che ancora investe il paese porta inevitabilmente l'aumento di una "domanda sociale" sempre più complessa a fronte di risorse sempre insufficienti. È dunque indispensabile che gli amministratori locali, i segretari, i dirigenti e i responsabili dei servizi possano incontrare una offerta formativa capillare e aggiornata, diffusa sul territorio nazionale, concreta ed efficace.”

Il seminario di Catania si terrà venerdì a Palazzo Santa Chiara.  I lavori saranno aperti  dal saluto di Enzo Bianco, sindaco di Catania, ed introdotti e coordinati da Mario Emanuele Alvano, segretario generale di Anci Sicilia. Sono attesi i saluti del prefetto di Catania, Maria Guia Federico, e dell’assessore regionale alle autonomie locali, Marcella Castronovo. Le relazioni sono affidate a Lucio Catania e Lucio Guarino. Il primo parlerà della normativa nazionale e degli obblighi per i piccoli comuni, ponendo l’attenzione sull’applicabilità in Sicilia della disciplina scaturente dalla legge Delrio (L. 56/2014) e dalla normativa sulla centrale unica di committenza. Guarino, invece, tratterà dell’esperienza siciliana e della prospettiva delle gestioni associate nell’ambito della riforma delle città metropolitane e dei liberi consorzi. Un processo di riordino delle istituzioni che ha subito un rallentamento. L’Assemblea Regionale Siciliana sta discutendo se recepire anche in Sicilia la riforma Delrio o, forte della specialità del proprio statuto, tentare una strada propria.