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Acquisito telefonino
di amica della mamma

Polizia e carabinieri hanno acquisito il cellulare di un'amica di Veronica Panarello che la donna avrebbe avuto per alcuni giorni in uso e poi restituito. A rivelare di aver usufruito di quel telefonino è stata la stessa mamma di Loris parlando con gli investigatori. Accertamenti sull'apparato telefonico sono in corso per verificare i giorni in cui Veronica Panarello lo ha avuto il uso e a chi ha telefonato.

Intanto la polizia postale di Catania ha già eseguito controlli su uno smartphone che era in uso al piccolo Loris e stamattina sta eseguendo l'analisi del telefonino della donna, dandone prima avviso ai legali della mamma di Loris, perché sia un atto irripetibile. Veronica Panarello è in stato di fermo perché accusata di aver ucciso il figlio e di averne occultato il cadavere il 20 novembre scorso a Santa Croce Camerina. Ieri, nel carcere di Catania, dove la donna è attualmente reclusa, si è svolto l'interrogatorio di garanzia da parte del gip Claudio Magioni. La decisione del giudice per le indagini preliminari sulla richiesta della Procura di Ragusa di convalida del fermo ed emissione di ordinanza cautelare nei confronti della donna è attesa per oggi.

Il padre, mai avuto sospetti su fedeltà di Veronica. ''Non so chi sia stato, ci sono molti sospetti su mia moglie. Se è stata lei deve pagare, non si può fare questo ad un bambino''. Lo dice Davide Stival, padre di Loris, in un'intervista a Repubblica in cui afferma di non aver ''mai avuto sospetti sulla fedeltà di Veronica. Non do retta alle chiacchiere di paese. Si è sempre comportata da mamma''. Nei fotogrammi dei filmati delle telecamere ''si vede qualcuno che ritorna verso il portone di casa mia ma non si riconosce Loris, non sono per niente sicuro che sia lui'', spiega Stival. ''La Polo nera che utilizzava mia moglie invece si distingue abbastanza chiaramente''. (ANSA)

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