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La mamma della neonata:
giustizia e avrà pace

"Non mi hanno permesso di vederla, di stringerla a me, di accarezzarle la manina e farle sentire che io le ero vicina: me l'hanno portata via senza averle potuto dare il suo primo e ultimo saluto": così Tania Laura Egitto su sua figlia Nicole, morta in ambulanza per mancanza di posti in ospedali a Catania. "Piccola mia - scrive la donna su Facebook -  tu vivrai per sempre nei nostri cuori, ricorderò ogni piccolo movimento che facevi dentro me fino a poco prima della tua nascita. Eri e sarai per sempre la mia piccola ballerina scatenata. Ti amo, amore di mamma". La nostra bambina non c'è più e non per cause naturali ma per un errore umano, tanti errori umani... quello che dicono i Tg è solo una parte di verità... ma presto si avrà giustizia, presto tutto verrà alla luce e la mia bambina avrà pace". Ci sono tanti tipi di amore e noi abbiamo avuto la fortuna di provarli tutti, il più grande è senza dubbio quello per i propri figli e io e Andrea lo proveremo per sempre per la nostra piccola, che fin da subito dentro me ci ha regalato una gioia immensa e un amore infinito".  "Poi c'è il dolore - aggiunge - quello non vorresti mai provarlo sotto nessuna forma, ma lui ti insegue e noi siamo stati inseguiti e presi da quello più brutto, il dolore della perdita di un figlio, un dolore che ti spezza il cuore in mille pezzi, un dolore che ti svuota, ti toglie la voglia di vivere, perchè la tua vita era la sua vita".

Nell'inchiesta sulla morte della piccola Nicole ci sono "indagati", perché è "necessario iscrivere quelli che hanno avuto" un compito per "consentire loro di avere tutti gli elementi per difendersi, ma per il momento non vi sono individuazioni di precise responsabilità". Lo dice il procuratore di Catania, Giovanni Salvi.

Sulla morte della piccola Nicole le "indagini sono state avviate immediatamente in raccordo con la Procura di Ragusa, ma le condotte e le omissioni che in ipotesi possono configurarsi iniziano a Catania, e quindi è qui che si è radicata la competenza territoriale". Lo ha precisato il procuratore del capoluogo Etneo, Giovanni Salvi che con il sostituto Alessandra Tasciotti è titolare dell'inchiesta. Le indagini sono state delegate alla Squadra mobile di Ragusa e al nucleo della Polizia di stato del Nucleo di polizia giudiziaria della Procura.

 

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