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Ma all’appello mancano 500 milioni

Ma all’appello mancano 500 milioni

 Via libera della commissione Bilancio, a Montecitorio, all’emendamento governativo che stanzia, attraverso la legge di Stabilità, 900 milioni per consentire a Crocetta di chiudere il bilancio preventivo della Regione per il 2016. Bocciato, invece, l’emendamento della deputata di Forza Italia Stefania Prestigiacomo di Forza Italia, che avrebbe voluto aggiungere alla somma messa a disposizione dal governo Renzi, gli altri 500 milioni necessari per colmare il buco ammontante, appunto a un miliardo e 400 milioni. Nel commentare la bocciatura del suo emendamento, l’ex ministro Stefania Prestigiacomo ha ricordato che in questo modo «il governo ha seccamente smentito il sottosegretario Davide Faraone che ieri (venerdì scorso per chi legge, ndr) aveva assicurato il miliardo e 400 milioni per la Sicilia e invitato Crocetta a iscrivere in bilancio la cifra. Il governatore dell’Isola potrà contare su soli 900 milioni. Il prossimo anno, ha detto il governo, si aprirà un tavolo per definire le modalità di intervento futuro, ma è chiaro che, per il passato, la partita si considera chiusa così, con soli, appunto, 900 milioni». «Dovrei definirmi impressionata – ha, quindi, aggiunto –dal totale silenzio di Crocetta al riguardo, ma non lo sono. Al presidente della mia Regione non interessa nulla della sua terra e con il suo atteggiamento ne ha certificato la svendita. Quel poco valore che aveva ancora il nostro Statuto speciale è stato cancellato, stracciato. Tutti zitti, anzi, qui in commissione Bilancio alla Camera, ho sentito ringraziamenti. Mi astengo, ovviamente, dal giudicare la fine che avrebbe fatto il miliardo e 400 milioni, di sicuro le somme sarebbero state usate per ripianare debiti. Ma non è giusto che a pagare il prezzo di tanta incapacità e debolezza della classe dirigente isolana siano tutti i cittadini siciliani». Crocetta, però, è fiducioso ed è convinto che nei prossimi giorni Palazzo Chigi troverà il modo per far pervenire alla Sicilia gli altri 500 milioni. «Dietro all’emendamento alla legge di stabilità da 900 milioni anziché da 1,4 miliardi, come concordato con lo Stato –ha dichiarato nel momento in cui si accingeva a partire per Firenze per partecipare alla Leopolda di Renzi – c’è la solita politica nazionale dei pregiudizi nei confronti della Sicilia, come se volessimo soldi aggiuntivi. Noi vogliamo solo che l’isola sia allineata alle altre Regioni, eliminando le discriminazioni che abbiamo subito».

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