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Attivisti al M5S: sospendete Piccitto

Attivisti al M5S: sospendete Piccitto

Ragusa - Sospendere il sindaco Federico Piccitto dal Movimento Cinque Stelle «per mancato rispetto dei principi cardine del Movimento e mancato rispetto del programma elettorale». Dopo Gela, un altro caso “grillino” a Ragusa? Ad avanzare la richiesta è stato il meetup “RagusaCinqueStelle”, il gruppo di pentastellati costituitosi dopo la defenestrazione dell’assessore all’Ambiente Claudio Conti e da quel momento il maggior oppositore interno del primo cittadino di Ragusa.

Già una volta, il meetup ha contestato apertamente le scelte di Piccitto e, per tutta risposta, il gruppo 5 Stelle dell’Ars ha risposto che l’unico autorizzato a parlare a nome del Movimento era il sindaco. Il che chiarisce in toto quali sono i rapporti di forza all’interno del movimento tra gli oppositori e il primo cittadino. Solo che, questa volta, anche il gruppo consiliare sembra non ritrovarsi più in sintonia con il sindaco, tanto di richiedergli l’azzeramento della giunta e una politica finalmente concertata tra consiglieri e primo cittadino, gli unici, hanno tenuto a sottolineare, ad aver ricevuto un’investitura elettorale.

La situazione, insomma, è estremamente delicata e “RagusaCinqueStelle” prova ad insinuarsi in questo confronto interno per far cacciare dal movimento anche Federico Piccitto. Avvertendo: «Due pesi e due misure? Speriamo proprio di no». Ed il riferimento, nemmeno troppo velato, è a quanto accaduto a Gela, il cui primo cittadino è stato espulso dai grillini proprio qualche giorno fa.

Il meetup oppositore rimarca le “differenze” tra Ragusa e Gela: «Il sindaco del comune di Ragusa vola basso, diluendo nel tempo le sue inosservanze, per non dare troppo nell’occhio, mentre quello del comune di Gela ha bruciato le tappe. A Gela consiglieri e assessori del Movimento hanno avuto il coraggio di ribellarsi alle decisioni unilaterali del sindaco; a Ragusa una gran parte dei consiglieri, nonostante sia in totale disaccordo con quanto fatto dal sindaco, continua a “reggere il moccolo”».

Ma non c’è solo questo. Si fa riferimento alla sostituzione degli assessori Di Martino, Brafa e Conti. E si spiega: «Gli ex assessori Di Martino e Brafa, coerenti con lo spirito di servizio che contraddistingue il vero attivista 5 stelle e dopo opera meritoria, hanno ceduto il passo, a seguito dimissioni chieste esplicitamente dal sindaco, senza giustificato motivo, nella speranza che venissero sostituiti da altre professionalità ancora più capaci; mentre a Conti, nonostante il rilevante contributo fornito, è stata ritirata la delega, stranamente,  nel momento in cui stava facendo ordine nel settore appalti dei rifiuti, intaccando interessi pregressi e già consolidati».

Insomma, ce n’è abbastanza per mettere in stato d’accusa Federico Piccitto, arrivando alla sua sospensione. Senza dimenticare altri particolari, ritenuti fondamentali dal meetup contestatore: la costituzione di un’alleanza con il movimento “Partecipiamo”; mancata attuazione del bilancio partecipato; atteggiamento contraddittorio sulle concessioni per ricerche petrolifere; mancata riduzione del 30% del gettone di presenza per tutti i consiglieri comunali; mancato reintegro dell’assessore Stefania Campo, nonostante «una petizione pubblica chieda al sindaco di richiamare la Campo in giunta». Per non parlare, infine, della costruzione di alberghi in verde agricole e della riattivazione dei Piani di edilizia economica e popolare, che l’ex assessore Di Martino stava per bloccare; e la mancata demolizione di case abusive lungo il litorale ibleo.

Tutto questo, sostiene “RagusaCinqueStelle”, dimostra che «i tempi sono maturi affinché Piccitto venga sospeso dal Movimento 5 Stelle e la sua posizione esaminata».

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