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Raddoppio Ragusa-Catania, è arrivata l'ultima firma

Statale Ragusa-Catania

Ragusa - Anche l’ultima firma è arrivata. Adesso manca soltanto la registrazione da parte della Corte dei Conti, poi il cantiere per il raddoppio della statale Ragusa-Catania potrà finalmente essere aperto. Entro un mese, secondo i tempi normalmente previsti, il decreto interministeriale dovrebbe essere registrato dai magistrati contabili. Toccherà poi al general contractor decidere i tempi per l’avvio dei lavori.

Dopo la riunione a Roma del 4 febbraio, nel corso della quale era stata data per imminente la firma del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, il ministro ha apposto il suo “prezioso” autografo al decreto più atteso della storia della provincia di Ragusa. Realizzare un collegamento moderno e meno pericoloso dell’attuale, infatti, è sempre stato il sogno di generazioni di ragusani. Ma finora quel sogno si era scontrato con la burocrazia, le promesse mai mantenute di troppi politici e poi con le farraginosità di una procedura che, invece, era nata per rendere assai celere l’apertura di un cantiere e la realizzazione di un’opera pubblica.

Adesso, finalmente, si potrà dire che il più è fatto. Anche se a Ragusa, viste le esperienze del passato, in tanti ripetono che crederanno alla realizzazione della nuova strada solo quando vedranno materialmente gli operai al lavoro.

L’annuncio della firma del ministro Padoan è stata dato dal comitato ristretto per il raddoppio della statale Ragusa-Catania. Quel comitato che, spesso bistrattato, ha sempre tenuto alta l’attenzione sull’opera pubblica e non ha mai mollato la presa sui vari ministeri coinvolti. Il presidente comunale dell’Ascom Salvo Ingallinera, l’ex deputato regionale Sebastiano Gurrieri e Roberto Sica adesso cantano vittoria, spiegando che «per noi del comitato ristretto» la firma di Padoan «non è stata una sorpresa ma la logica conseguenza di quanto già affermato dal ministro Graziano Delrio nella risposta data nel question time del 14 ottobre all’on. Fautilli».

La registrazione da parte della Corte dei Conti, chiarisce il comitato ristretto, darà «certezza al cronoprogramma sulla realizzazione dell’arteria, in quanto tutti gli atti successivi non solo sono complementari, ma non permetteranno più di rivedere l’iter progettuale». L’ultimo passaggio, prima della firma, è stato rappresentato dai chiarimenti intercorsi tra ministero e cordata di imprese «attraverso – aggiunge ancora il comitato – il documento interpretativo concordato tra lo stesso ministero e le imprese». Di fatto «la firma di questo decreto rappresenta l’atto più importante delle procedure di definizione dell’iter».

Il fondamentale risultato raggiunto, conclude il comitato ristretto, «va a merito di tutta la provincia, un esempio della buona politica di una classe dirigente che, quando da noi interpellata, non ci ha mai fatto mancare sostegno e apporto, nonostante qualcuno abbia cercato di mettere in discussione il lavoro svolto in dodici anno in stretto rapporto con la Provincia Regionale e i parlamentari che si cono succeduti negli anni».

Grande la soddisfazione per la firma in tutto il territorio di Ragusa. Il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Giannone, sottolinea come la firma del decreto «segna un passo determinante nell’iter di realizzazione di quella infrastruttura alla quale è ancorata gran parte delle attese di sviluppo economico e sociale di questo territorio. Il risultato raggiunto è la conferma che solo se ci si muove uniti si possono raggiungere i risultati attesi. Non appare infine superfluo rilevare come la realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania sia anche l’attesa risposta a quella lunga scia di sangue che la pericolosità dell’attuale strada di collegamento ha troppo spesso determinato».

La senatrice Venerina Padua ha, invece, dato notizia che è stato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha comunicarle l'avvenuta firma del decreto: «L’entusiasmo della telefonata del ministro Delrio – dichiara la senatrice Padua – ci autorizza a ben sperare che l’iter possa evolversi al meglio. Tutti sappiamo che entro trenta giorni la Corte dei Conti registrerà il decreto, assicurando certezza al cronoprogramma sulla realizzazione di quest’altra fondamentale infrastruttura per il nostro territorio. La firma apposta dal ministro Padoan è un ulteriore tassello che, grazie all’impegno profuso da tutto il territorio, si è riusciti a inserire nel complesso mosaico della Ragusa-Catania di cui parliamo da decenni e che, adesso, finalmente, almeno per quanto concerne l’avvio dei lavori, sembra destinata a vedere la luce». Per l'onorevole Nello Dipasquale, la firma del decreto «dimostra che avevo ragione quando ribadivo, sulla scorta del confronto anche con il sottosegretario Faraone, che il Governo nazionale non aveva cancellato il progetto di raddoppio come invece qualcuno, maldestramente e per fini puramente politici, aveva voluto far intendere».

Non poteva mancare, infine, la voce diretta del sottosegretario Davide Faraone: «Il governo nazionale, grazie all’intervento del ministro Delrio, ha investito sull’autostrada Palermo-Catania 840 milioni di euro. Adesso il ministro Padoan firma il progetto di finanziamento del raddoppio della Ragusa-Catania, promosso dal Ministero dei Trasporti. Stiamo investendo sullo sviluppo della Sicilia».

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