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Espulsione dal M5S? No, Sigona è solo sospesa

Gianna Sigona (M5S Ragusa)

Ragusa - Contrordine. Nessuna espulsione dal Movimento 5 Stelle per la consigliera comunale di Ragusa Gianna Sigona, che, in occasione del 25 aprile, sul suo profilo Facebook aveva inneggiato al fascismo, pubblicando anche foto di busti di Mussolini. Lo ha rivelato la stessa consigliera comunale, parlando nel corso dell’assise municipale: «Sono stata solo sospesa per dieci giorni dal Movimento».

Sigona ha spiegato di aver ricevuto una mail dallo staff di Beppe Grillo, che le annunciava la sospensione e chiedeva le sue controdeduzioni. «Con buona pace di chi mi voleva già spacciata – ha affermato – avrò il tempo di presentare le mie controdeduzioni. Poi, saranno assunte le relative decisioni».

Ad annunciare l’espulsione dal movimento era stata una nota del coordinamento regionale del Movimento 5 Stelle composta da una sola riga: «La consigliera comunale di Ragusa Gianna Sigona non fa più parte del Movimento 5 Stelle». Grillo, però, evidentemente la pensa in modo diverso ed ha chiesto le controdeduzioni (ma di cosa? Gli inni a Mussolini sono ancora lì sul social), smentendo in modo clamoroso quanto annunciato dal coordinamento regionale, che adesso tace.

Dopo l’annuncio dell’espulsione, il gruppo consiliare pentastellato di Ragusa aveva formalmente chiesto le dimissioni da consigliere di Gianna Sigona. Sostenuto nella richiesta anche dal sindaco Federico Piccitto, che le aveva sollecitate anche attraverso un post su Facebook.

Il capogruppo dei grillini a Palazzo dell’Aquila Davide Brugaletta, però, non ha intenzione di arretrare di un centimetro rispetto alla posizione assunta dal gruppo all’indomani della comunicazione del coordinamento regionale: «Se la consigliera non farà un passo indietro rispetto alle prese di posizioni fatte, non potrà altra strada da ricomporre se non quella dell’espulsione». Nel frattempo, però, Gianna Sigona è stata nominata, dai gruppi di opposizione alla giunta Piccitto, componente dell’osservatorio sulla tassa di soggiorno al posto di Antonio Tringali, eletto presidente del Consiglio comunale. Una mossa provocatoria certamente, ma che complica la vita al sindaco Piccitto. Di certo, a questo punto, Gianna Sigona a tutto pensa, tranne che a dimettersi da consigliere comunale.

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