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Arrestati cinque presunti scafisti

Arrestati cinque presunti scafisti

POZZALLO – Scafisti senza scrupoli avrebbero minacciato i 223 migranti dell’ultimo viaggio della speranza terminato nel porto di Pozzallo, intimando loro di riferire alle forze dell’ordine che avevano tagliato la corda prima che la precaria imbarcazione raggiungesse la riva. Invece, i responsabili della traversata si erano mimetizzati tra i migranti nel vano tentativo di farla franca. Molti dei profughi non hanno ceduto alle minacce, raccontando agli investigatori i terribili dettagli della lunga traversata, costata loro parecchie migliaia di dollari. I disperati hanno descritto i tratti somatici degli scafisti, indicandoli senza ombra di dubbio come coloro che li hanno fatti viaggiare in condizioni disumane e sotto costante minaccia, non ultima quella di tenere sempre la bocca chiusa ad ogni costo. E così le manette sono scattate per gli egiziani Mohamad Darwiche, 49 anni; Hasin Mohmud Hasen, di 55; Mahmed Saied, 44 anni, Abdul Khader e Mohamad Gahani, entrambi 18enni. Tutti e cinque sono stati rinchiusi nel carcere di Ragusa. Il quintetto di scafisti era partito con il carico umano dall’Egitto, convincendo i passeggeri a raccontare agli inquirenti che il timone era stato bloccato con delle cime e che gli scafisti, impostata la rotta, erano fuggiti. Il timone della precaria imbarcazione era realmente stato legato, ma gli investigatori, grazie alle testimonianze, hanno individuato l’intero equipaggio. Tra i passeggeri vi erano anche 73 minori non accompagnati, di cui una ventina di età inferiore ai 14 anni.

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