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Nessuno mai deve essere messo «Fuori Gioco»! Su Prime Video il film prodotto dal Centro studi artistici di Acireale

Su Prime Video «I Fuori Gioco», film prodotto dal Centro Studi Artistici di Acireale, presieduto dall’attore e direttore artistico Carmelo Rosario Cannavò. I protagonisti del film sono gli allievi del corso di recitazione del centro studi e la regia è affidata al giovanissimo Diego Cannavò.

Totò Belfiore (Carmelo R. Cannavò), attore in declino, per sbarcare il lunario chiede al cugino Saverio (Santo Pennisi), preside di un noto liceo acese, di fargli organizzare un corso di teatro nella sua scuola. Il preside, cedendo alle insistenze di Totò, gli affida quei ragazzi che rappresentano un peso per il prestigio della scuola e dei quali si sarebbe liberato con una buona politica di bocciature. L'incontro tra Totò e questi ragazzi "difficili" avvierà un percorso che li condurrà alla scoperta di se stessi. Quei ragazzi che inizialmente erano come isole, chiusi nel loro mondo, nei loro pensieri, disagi, paure, scoprono che insieme possono affrontare la vita e le situazioni difficili. Come quando devono salvare due delle sorelle più piccole da un uomo che, con la promessa di farle diventare influencer, riesce ad adescarle; o come quando, all’arrivo della pandemia e del lockdown, scoprono la creatività per creare una canzone e il coraggio di eludere la sorveglianza e cantare sotto una finestra dell’ospedale per “farsi sentire”, incoraggiando il nonno di uno di loro, in gravi condizioni a causa del Covid19.

Quelle isole adesso sono un unico, ampio e sconfinato territorio: essere Fuori Gioco non significa più essere emarginati, ma fare parte di un gruppo di ragazzi che si vogliono bene, si sostengono e che insieme possono vincere. Sempre.
Ben oltre trenta attori sulla scena, che con le musiche inedite di Michele Romeo e la partecipazione straordinaria di Santo Pennisi e dello stesso Carmelo R. Cannavò, nel ruolo dell’insegnante di teatro, vogliono lanciare un messaggio per sensibilizzare le nuove generazioni a non arrendersi alla legge del più forte e combattere ogni tipo di violenza o vessazione: nessuno, indipendentemente dal ruolo che occupa, può decidere di mettere “fuori gioco” altri esseri umani solo per il gusto di farlo.

«Tanti i temi trattati come la pedofilia, il cyberbullismo, l’emarginazione e le privazioni sociali ed umane nel tempo della pandemia – continua Carmelo R. Cannavò, direttore artistico del Teatro Stabile di Acireale – , dove non c’è un solo protagonista ma tutti i ragazzi con i loro drammi e speranze sono l’anima portante di questo film, che in un momento altamente complicato tenta di guardare con coraggio e forza al domani».

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