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Dagli Stati generali del cinema a Siracusa un "manifesto": criticità e soluzioni per Sangiuliano e Santanchè

Il manifesto dove saranno evidenziate le criticità e individuate le soluzioni sarà elaborato nelle prossime settimane e consegnato ai ministri alla Cultura Gennaro Sangiuliano e al Turismo Daniela Santanchè. Dalla tre giorni degli Stati generali del cinema in Sicilia arriva un impegno per cercare di fare qualcosa di concreto per il cinema in Italia e continuare ad essere «la terza o quarta nazione per volumi di produzione», come ricorda Giampaolo Letta, amministratore delegato di Medusa Film. La splendida cornice del Castello Maniace non può essere stata solo passerella per oltre 200 rappresentanti del settore del cinema italiano che hanno preso parte a dibattiti e talk.

«Abbiamo avuto tutto il mondo di questa grande industria cinematografica e abbiamo messo tutti a confronto: cosa aggiustare, i punti di forza e le criticità – ha detto l’assessore regionale al turismo Elvira Amata – . Ho incontrato tantissimi produttori, registi, che mi hanno raccontato le criticità incontrate sul territorio: banalità che se solo si facesse sistema potrebbero essere evitate. Da qui l’idea di creare uno sportello dedicato in ogni comune ai produttori, che hanno necessità di chiudere una strada piuttosto che girare una scena in aeroporto. Dobbiamo accrescere le risorse da investire per incentivare quest’industria; sviluppare una formazione che riesca a offrire professionalità qualificate; offrire servizi efficienti sul territorio destinati alle produzioni».
Antonella Ferrara, direttrice scientifica, spiega: «Auspichiamo di rinnovare annualmente l’appuntamento con gli Stati Generali del Cinema e affrontare di volta in volta focus diversi. Se questa prima edizione ha puntato in particolare sul cineturismo, altrettanta attenzione meritano le prospettive legate alla produzione, alle esigenze autoriali, alla promozione, alla formazione dei giovani nei mestieri del cinema».
Un sistema cinema in continua evoluzione, come ha ribadito Piera Detassis, presidente e direttrice artistica della Fondazione Accademia del cinema italiano: «Negli ultimi anni è cambiato tutto il sistema del cinema. Il sistema digital così come ha cambiato la stampa, ha cambiato anche il cinema. I social hanno cambiato il tipo di racconto e di giudizio. Se prima era la star su cui si concentrava l'attenzione adesso la star si racconta sui social e fa da sola. Il sistema è completamente esploso, anche il rapporto di comunicazione del cinema non può essere più l'attesa della recensione e della critica perché tutto viene diluito e anticipato dall’immediatezza del racconto dell'utente». In merito ai David di Donatello organizzati dall'Accademia, Detassis ha aggiunto: «Ogni anno lavoriamo a modellarlo sullo stato dell'industria e quest'anno ci sarà il red carpet tipo Oscar, sarà in prime time. Ogni anno abbiamo cambiato conduzione: quest'anno avremo Teresa Mannino».
Di premi ha parlato anche Laura Delli Colli, presidente del Sindacato giornalisti cinematografici che assegna i Nastri d’argento (per il sindacato critici c’era la presidente Cristiana Paternó): «I premi aiutano il cinema? Io credo di sì. Un premio usato in una certa fase dell'anno può essere un modo per far tornare un film nelle sale. Tra premi non c'è concorrenza, e possono aiutare il cinema ad essere sul palcoscenico in diversi momenti. Oggi assistiamo ad una sorta di "censura del mercato". Se non funzioni sparisci. Poi arriva un premio che lo rivitalizza: sto parlando di film interessanti, ma fuori dal mercato. Credo che i premi aiutino ad avere visibilità, anche per i film più piccoli». Sui Nastri, Delli Colli ha anticipato: «Stiamo facendo le candidature: avremo la quarta edizione delle grandi serie a Napoli il 1 giugno, poi a Roma il 27 giugno e poi vediamo se ci può essere qualcosa anche in Sicilia come lo scorso anno. Sarà una festa del cinema: il film della Cortellesi sarà film dell'anno. Quindi un premio collettivo che non toglie spazio ad altri».
Gli Stati generali del cinema sono stati promossi dalla Regione Siciliana, in collaborazione col ministero del Turismo ed Enit con la consulenza scientifica di Federico Pontiggia.

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