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Missione italiana in Libano: siciliani al vertice del contingente

Si​ è svolta nella base “Millevoi” di Shama, alla presenza del comandante del Settore Ovest della missione Unifil, nonché comandante della brigata Aosta di Messina, generale di brigata Bruno Pisciotta, la cerimonia di trasferimento di responsabilità fra il reggimento logistico “Garibaldi” di Persano (Salerno) e il reggimento logistico “Aosta” di Palermo, che ha assunto la guida del Combat Service Support Battalion del contingente italiano in Libano.

Al colonnello Stefano Capriglione è subentrato il colonnello Vincenzo Papalini che avrà il compito, al comando del Combat Service Support Battalion, di sostenere logisticamente il contingente italiano che opera nel Settore Ovest del Libano del Sud.

Il generale Pisciotta, dando merito dei risultati conseguiti dall'unità uscente, nel suo discorso ha rimarcato l’importanza che gioca la logistica nelle operazioni militari, e di come il ruolo del Combat Service Support Battalion sia "fondamentale per assolvere il compito di una missione complessa come quella in Libano”.

“Dietro ogni peacekeepers che pattuglia su rotabili cittadine, così come nei più impervi sentieri di montagna”, ha aggiunto il comandante della Brigata Aosta, “ci sono donne e uomini che manutenzionano sistemi d’arma, riforniscono e riparano autoveicoli, che consentono d’avere un pasto anche a tarda ora, permettendo di mantenere livelli d’efficienza costanti e duraturi nel tempo”.

Durante il loro mandato, i logisti siciliani svolgeranno attività logistico-operative, manutentive e sanitarie, movimentando personale, viveri e carbolubrificanti.

Inoltre, gli assetti medici, alle dipendenze del Combat Service Support Battalion, garantiranno con i propri medical team il supporto sanitario alle operazioni, il sostegno psicologico, quello veterinario, il campionamento delle acque, nonché centinaia di visite mediche che saranno svolte presso le municipalità dell’area di responsabilità a favore della popolazione locale, oltre a quelle che si effettueranno presso l’infermeria della base italiana di Shama.

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