Corruzione sui lavori di rifacimento delle strade in Sicilia: arrestati funzionari dell'Anas e imprenditori
Il venti per cento dei soldi destinati agli appalti finivano nelle tasche degli imprenditori e un terzo di questa somma ai funzionari dell'Anas. Un meccanismo rodato, così lo definisce la guardia di finanza che questa mattina ha arrestato 8 persone fra imprenditori e funzionari dell'Anas di catania (sette ai domiciliari e uno in carcere). L'accusa, a vario titolo, è di aver elargito o ricevuto mazzette nell'esecuzione dei lavori di rifacimento di strade statali della Sicilia orientale e centrale. Sono questi i reati al centro dell'inchiesta "Buche d'oro" che coinvolge, oltre ai funzionari dell'Anas dell'area compartimentale di Catania, anche alcuni imprenditori di Palermo, Caltanissetta e Agrigento. Una operazione del comando provinciale della guardia di finanza di Catania, su delega della locale Procura distrettuale, ipotizzati i reati di corruzione in concorso commessi nell'esecuzione dei lavori sulle strade statali della Sicilia orientale e centrale. L'inchiesta rappresenta il primo sviluppo di una più vasta indagine, denominata "Operazione buche d'oro", che, sottolinea la Procura distrettuale, sta "portando alla luce rodati meccanismi corruttivi" all'interno dell'Anas di Catania.