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Il business della mafia sul traffico dei rifiuti in Sicilia, 15 arresti fra Ragusa e Catania

La polizia di Stato di Ragusa sta eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare e sequestri preventivi di aziende nel settore del riciclo plastiche su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania.

Le indagini degli investigatori delle squadre mobili di Ragusa e Catania, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, hanno permesso di disarticolare un’associazione per delinquere, di stampo mafioso, denominata «stidda», finalizzata al traffico illecito di rifiuti aggravato.

Tra i reati contestati rientrano l’estorsione pluriaggravata, l'illecita concorrenza con minaccia, le lesioni aggravate, la ricettazione, la detenzione ed il porto di armi da sparo ed il danneggiamento seguito da incendio.

I dettagli dell’operazione, denominata in codice «Plastic free», saranno illustrati nel corso della conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso la sala «Filippo Raciti» della Questura di Ragusa.

Tra i 15 arrestati vi è anche, Claudio Carbonaro di Vittoria reo confesso di omicidi, poi collaboratore di giustizia e tornato in libertà 4 anni fa alla fine del programma di protezione. Carbonaro, secondo l'accusa, stava riorganizzando il clan con un 'tagliò diverso, meno sanguinario e più imprenditoriale puntando sullo smaltimento della plastica delle serre.

In manette anche Giovanni e Raffaele Donzelli, padre e figlio, titolari dell’azienda Sidi. Le indagini, delegate dalla Procura Distrettuale di Catania, erano scattate nel 2014 in seguito ad un sequestro, operato a Roma dalla Squadra Mobile, di calzature contenenti materiali nocivi per la salute.

Era stata ipotizzata dagli investigatori l'esistenza di un’organizzazione dedita al traffico di rifiuti plastici, acquisiti da imprese di raccolta e stoccaggio aventi sede nelle province di Ragusa e Catania ed esportati in Cina.

Qui venivano utilizzati per la fabbricazione di scarpe, poi importate in Italia e commercializzate pur contenendo, per i magistrati, sostanze tossiche.

Questo l’elenco degli arrestati: Salvatore D’Agosta, 53 anni, di Vittoria; Giuseppe Ingala, 36enne di Vittoria; Antonino Minardi, 45enne di Vittoria; Crocifisso Minardi, 53enne di Vittoria; Emanuele Minardi, 49enne di Vittoria; Salvatore Minardi, 45enne di Vittoria; Giovanni Tonghi, 38enne di Vittoria; Giovanni Donzelli, 71enne di Comiso; Raffaele Donzelli, 46enne di Vittoria. Ai domiciliari Gaetano Tonghi, 37enne di Vittoria; Giovanni Longo, 55enne di Acate; Andrea Marcellino, 35enne di Siracusa; Salvatore Minardi, 25enne di Vittoria; Francesco Farruggia, 42enne di Vittoria.

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