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Migranti, arrivata a Pozzallo la Alan Kurdi: in 32 a bordo

Alan Kurdi

E’ appena approdata nel porto di Pozzallo la nave Alan Kurdi, della Ong Sea Eye, con 32 migranti a bordo soccorsi nel Mediterraneo. Sulla banchina è pronta la macchina dell’accoglienza, anche se non sono ancora cominciate le operazioni di sbarco in attesa dei controlli medici.

La decisione di assegnare Pozzallo come porto sicuro è stata assunta ieri dal Viminale tenendo conto della presenza a bordo di persone in condizioni di vulnerabilità.

Dei 32 migranti soccorsi 10 sono minori, alcuni in tenera età, e 5 sono donne, di cui una incinta. La Commissione europea ha già avviato, su richiesta dell’Italia, la procedura per il ricollocamento dei migranti sulla scorta del pre-accordo di Malta.

Sono tutti di nazionalità libica i migranti sbarcati a Pozzallo. Sono stati tutti trasferiti all’hot spot, eccetto una donna all’ottavo mese di gravidanza e suo figlio piccolo che sono stati trasferiti in ospedale per ricevere assistenza. Un altro bimbo di pochi anni è sotto osservazione per una sospetta bronchiolite. I migranti sono in buone condizioni di salute: nessuna emergenza medica e nessun caso di scabbia, segno di breve permanenza nelle cosiddette connection house prima di affrontare il mare.

La donna incinta ricoverata in ospedale assieme al suo bambino più piccolo, aveva con sè anche altri due figli, sempre in tenera età, che sono stati alloggiati nell’hot spot perchè le loro condizioni generali sono apparse buone.

I 32 libici viaggiavano a bordo di un barchino, soccorso da Sea Eye la notte di Natale. Secondo ciò che emerso durante i primi colloqui identificativi, fanno parte di alcuni nuclei familiari partiti tutti insieme.

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