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In windsurf dalla Tunisia a Pantelleria, un giovane migrante compie l'"impresa"

Foto archivio

Un giovane tunisino, Hamza Elawras, è giunto due giorni fa a Pantelleria partendo da Kelibia, in Tunisia, in windsurf. Il ragazzo ha percorso circa 70 chilometri in mare sulla tavola documentando con alcuni video fatti col cellulare il suo viaggio.

Non è chiaro se il giovane abbia fatto la traversata del canale di Sicilia solo per un’impresa sportiva o sia un migrante che voleva lasciare il suo Paese. I carabinieri dicono che il giovane non ha documenti, è considerato un migrante e la questura sta facendo tutti gli accertamenti del caso per il rimpatrio del giovane.

In un post su Facebook un tunisino scrive: «Un altro campione che lasciamo scappare a causa della mala gestione degli pseudo responsabili di associazioni sportive. Lo vogliono presentare come un fallito che voleva scappare clandestinamente, ma qualcuno che realizza una tale impresa può essere solo un grande sportivo con una mente di ferro (proprio come i due giovani del Meme Club del resto partiti 3 mesi fa). Vergogna a voi banda di irresponsabili».

In Tunisia il video girato da Hamza Elawras è già virale. «Il primo giorno del nuovo anno 2020 - si legge in un posto di Radio Cap Fm - il giovane con le sue attrezzature, riesce a raggiungere l’isola italiana di Pantelleria dopo un «bruciore di stomaco» attraverso una tavola a vela...La sua determinazione: il fuoco!». L’impresa è statacompiuta nel giorno di Capodanno e la notizia è stata confermata anche dalla Capitaneria di porto di Pantelleria.

«Dal video - scrive il Giornale di Pantelleria - si vede un ragazzo molto giovane e altrettanto soddisfatto di essere
riuscito in una impresa che sa sempre più dello sportivo che altro». Intanto sono stati trasferiti a Trapani un gruppo migranti soccorsi a largo delle coste dell’isola. Si tratta di 14 persone di origine tunisina intercettate dalla Guardia Costiera mentre si trovavano a bordo di una piccola imbarcazione, in balia delle onde.

L’intervento è avvenuto nella tarda serata di venerdì quando i migranti sono stati soccorsi da una motovedetta e stamattina sono stati trasferiti a Trapani a bordo del traghetto che collega l’isola alla terraferma. Otto di loro adesso si trovano al Cpr (Centro di permanenza per i rimpatri) di contrada Milo mentre un nucleo familiare composto da sei persone (due adulti e quattro bambini) e accolto in una casa famiglia.

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