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Bimbi uccisi da suv a Vittoria, il conducente condannato a 2 anni in un altro processo

È stato condannato a due anni di carcere, Rosario Greco, giudicato con rito abbreviato dal gip presso il Tribunale di Ragusa. Il reato che veniva contestato all’uomo era il tentato omicidio di un giovane per un episodio che si verificò il 15 giugno 2019 a Vittoria e per il quale il pubblico ministero ha richiesto una condanna a sei anni di carcere.

Il reato, come richiesto dalla difesa rappresentata dagli avvocati Salvatore e Nunzio Citrella, è stato derubricato da tentato omicidio a lesioni aggravate dall’uso dell’arma. Stando alle ricostruzioni della polizia, Greco si sarebbe infastidito per lo sguardo di un cliente davanti a un furgone bar; dopo un battibecco, avrebbe estratto un coltello e nonostante i tentativi di riportarlo alla calma, avrebbe colpito la vittima che prima ha chiesto aiuto e poi si è recata al pronto soccorso, in auto, da sola.

Nessuno allertò le forze dell’ordine che avviarono comunque le indagini e identificarono Greco. Il giudice ha disposto in sentenza, anche una provvisionale alla parte civile. Ma c'è un altra pendenza che riguarda Rosario Greco che tornerà davanti al gip il 31 marzo prossimo: in questo caso dovrà rispondere di duplice omicidio stradale, aggravato dall’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti.

L’11 luglio 2019 era alla guida del suv che ha falciato e ucciso i due cuginetti Simone e Alessio D’Antonio, entrambi undicenni, mentre stavano giocando davanti alla porta di casa, a Vittoria. I legali hanno chiesto il giudizio abbreviato.

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