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Spaccio di droga a Siracusa, 8 arresti: pusher con 'turni di lavoro'

I carabinieri di Siracusa hanno arrestato otto giovani che avevano avviato una fiorente attività di spaccio di cocaina, marijuana e hashish nella località turistica dell’isola di Ortigia. Nell’ambito dell’inchiesta, coordinata dalla Procura di Siracusa, sono in corso perquisizioni con l’ausilio di cani antidroga e di ricerca armi ed esplosivi del Nucleo Carabinieri cinofili di Nicolosi (Catania). Nell’operazione sono impegnati circa 50 militari dell’Arma, con l’ausilio anche di un elicottero.

Sei giovani sono stati portati in carcere e due posti ai domiciliari. In carcere sono finiti Francesco Mauceri (detto Cesco) 29 anni, ritenuto il vero e proprio deus ex machina del gruppo; Francesco Gallitto (detto Franco «U Baffuni") 64 anni; Andrea Aliano, 38 anni; Michele Amenta, 32 anni; Salvatore Grande 32; Federico Diana, 28. Mentre sono stati posti agli arresti domiciliari Alessio Iacono, 24 anni; Mirko Lo Manto, 20.

Grazie ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento, e attraverso l'installazione di videocamere e l’attivazione di intercettazioni telefoniche, i carabinieri hanno filmato 2.642 cessioni di stupefacente tra via Alagona e Vicolo dell’Ulivo. Secondo gli investigatori i giovani avevano trovato un 'impiego a tempo indeterminato': la piazza di spaccio 'apriva' alle 11 del mattino e rimaneva operativa sino alle 4 del giorno successivo, sette giorni su sette. Dalle indagini dei militari dell’Arma, è emerso che i pusher, che si avvalevano di 'vedette' per rilevare la presenza di forze dell’ordine, seguivano turni ben definiti, dandosi il cambio sul posto, dopo aver nascosto le confezioni di stupefacente nel corso del loro 'turno di servizio' in anfratti dei muri delle abitazioni dei vicoli della Giudecca, sopra gli stipiti delle porte delle case abbandonate di Ortigia, e all’interno di uno scooter parcheggiato, disponendo di dosi di vario peso, in relazione alle richieste degli acquirenti.

In alcuni casi la cessione di stupefacenti avveniva all’interno di private abitazioni, previo 'squillò telefonico a cui seguiva la dazione delle dosi, anche lanciate dalla finestra all’acquirente. I soggetti che si approvvigionavano di stupefacenti erano di varia estrazione sociale e provenienza e, fra di loro, anche alcuni minorenni. Nel corso di un’intercettazione, un giovane che temporaneamente sostituisce l’altro per consentirgli di andare a fare una breve commissione evidenzia che «quello non è il proprio 'turno', devo 'lavorare' di sera».

I militari hanno eseguito riscontri a carico di numerosi clienti, molti dei quali turisti: sequestrati complessivamente 170 grammi di hashish, 17 grammi di cocaina. Durante la perquisizione di alcuni «bassi» di Ortigia, i militari hanno trovato materiale idoneo al confezionamento delle dosi, un foglio su cui erano riepilogate come in un memorandum alcune azioni da effettuare per il buon andamento della gestione degli affari. Stamane, nel corso delle perquisizioni, sono state trovate 9 dosi di cocaina del peso di 9 grammi.

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