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Maltempo a Catania, dopo la tromba d'aria è il giorno della conta dei danni

E’ il giorno della conta dei danni nella zona sud di Catania dove ieri sera poco prima delle 22 si è abbattuta una tromba d’aria. Per i tanti residenti è stata una notte da incubo. I danni maggiori si sono registrati al villaggio Santa Maria Goretti, a Zia Lisa, a San Giuseppe La Rena, alla zona industriale e in una parte dell’aeroporto Fontanarossa.

Già da ieri notte sono scesi in campo gli operatori della Multiservizi, della Dusty, ma anche quelli della protezione civile comunale e regionale stanno operando insieme ai vigili del fuoco per fronteggiare le distruzioni, soprattutto ai capannoni che hanno affiancato delle aziende che operano nella zona industriale, rovinando mezzi meccanici e di lavoro, in alcuni casi con vere e proprie devastazioni dei luoghi di lavoro. Numerose sono state le automobili in sosta danneggiate e le parti esterne di alcune abitazioni che sono crollate, secondo una prima conta sarebbero una cinquantina le case i cui tetti sono stati scoperchiati dalla tromba d’aria.

Decine gli alberi abbattuti dalla furia del vento e della pioggia, alcuni muri sono crollati e numerosi detriti sono ancora sulle strade e in fase di rimozione. A garanzia della sicurezza dei cittadini, il Cimitero di Acquicella è stato temporaneamente chiuso. Ieri per tutto il giorno la situazione è stata difficile perchè a Catania e nella provincia ha piovuto per tutto il giorno. Piazza Carlo Alberto, la sede della fiera giornaliera. E’ rimasta allagata e i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare per tutta la notte per far defluire l’acqua piovana che ha allagato diversi magazzini cinesi.

Ieri mattina i pompieri avevano effettuato una trentina di interventi di soccorso tra il centro della città e alcuni dei paesi etnei (S. Giovanni la Punta, San Gregorio) e della fascia ionica (Giarre in particolare). Decine di interventi per i danni provocati dall’acqua, e poi allagamenti, alberi e intonaci pericolanti, soccorso a persone rimaste bloccate all’interno di auto in panne.

La Protezione civile regionale ieri pomeriggio aveva comunicato un rapido peggioramento delle condizioni meteo nella Sicilia orientale etnea, con codice di rischio idrogeologico già classificato arancione. Secondo il Centro funzionale multirischio regionale erano previsti ulteriori fenomeni temporaleschi, anche nella zona di Catania.

“Dichiarare lo stato di calamità naturale per la violenta tromba d’aria che ha colpito Catania e che ha provocato ingenti danni, in particolare nelle zone del porto e dell’aeroporto”, è quanto chiede il gruppo all’Ars di Attiva Sicilia che ha presentato una mozione per dare immediate risposte a una città pesantemente colpita dal maltempo nella notte di sabato. “È necessario ripristinare velocemente le infrastrutture strategiche danneggiate dalla tromba d’aria – afferma Angela Foti, vicepresidente dell’Ars e componente del gruppo di Attiva Sicilia – Contemporaneamente occorre prevedere un ristoro per i privati che hanno subito danni al proprio patrimonio”.

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