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Covid, le regioni cambiano colore. La Sicilia resta rossa (Rt sopra 1) e la Calabria arancione

I primi dati: Rt in calo in Italia, ma in Sicilia e Puglia l'indice è maggiore di 1. E c'è chi sogna la zona bianca

E' il giorno del nuovo report dell'Istituto Superiore di Sanità. I nuovi dati potrebbero mettere nelle condizioni il ministro della Salute Roberto Speranza di firmare una nuova ordinanza che delinei i nuovi colori da attribuire alle regioni. Attualmente in zona rossa troviamo Lombardia, Sicilia e Provincia Autonoma di Bolzano che provano a compiere il miracolo ed a passare in zona arancione in virtù di un miglioramento complessivo dei dati. Ma appare molto difficile che, trascorsa una settimana, si possa cambiare di colore.

Indice Rt in calo

L’indice Rt in Italia torna a calare dopo 5 settimane consecutive di aumento, ed è di nuovo sotto la soglia dell’1, a 0,97. E’ quanto emerge dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. «Nel periodo 30 dicembre 2020 - 12 gennaio 2020 - si legge nel report - l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,97 (range 0,85- 1,11), in diminuzione dopo cinque settimane di crescita; e sotto uno, anche se con un limite superiore dell’intervallo di credibilità sopra uno».

Bozza Iss. I primi dati

Questa settimana si osserva in Italia «un miglioramento del livello generale del rischio», anche se ci sono ancora nove Regioni «a rischio alto di una epidemia non controllata e non gestibile o ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane». E’ quanto emerge dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Complessivamente, «sono quattro le Regioni con una classificazione di rischio alto (vs 11 la settimana precedente), 11 con rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e sei con rischio basso. Due Regioni (Sicilia e Puglia) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore, compatibile quindi con uno scenario di tipo 2. Le altre hanno un Rt puntuale compatibili con uno scenario tipo uno».

La situazione nelle regioni. 4 a rischio alto

Il lieve calo dell’incidenza registrato nell’ultima settimana cambia, quasi sempre in meglio, il quadro delle Regioni: sono 4 quelle classificate a rischio alto contro le 11 della settimana scorsa. E’ quanto emerge dalla bozza del report settimanale di monitoraggio di ministero della Salute e Iss. Le 4 a rischio alto sono Provincia di Bolzano (Rt 1,03), Sardegna (Rt 0,95), Sicilia (rischio alto con molteplici allerte di resilienza e Rt a 1,27) e Umbria (Rt 1,05).

Visto che con l’ultimo Dpcm si è fissata come soglia per passare in arancione proprio il livello di rischio alto, anche con Rt sotto l’1, la Sardegna, unica nell’elenco ad essere ancora in zona gialla, potrebbe essere spostata in fascia arancione. Altre Regioni avrebbero al contrario i requisiti per scendere di colore, a partire dalla Lombardia che ha un Rt di 0,82 e una classificazione del rischio moderata (oggi è in fascia rossa), o il Lazio, passato in arancione per la prima volta la scorsa settimana e già con un Rt sotto 1 (0,94) e una classificazione di rischio «Moderata ad alto rischio di progressione a rischio alto». In questi casi, essendo il grosso delle Regioni finite nelle fasce attuali la scorsa settimana, servirà aspettare almeno fino a venerdì prossimo, visto che devono passare almeno 14 giorni per decidere la «promozione» di una regione in un colore meno acceso.

Rischio moderato per 11 regioni

A rischio moderato sono 11 Regioni: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, che come detto però ha un alto rischio di peggioramento, proprio come Marche, Molise, Trento e Val d’Aosta, e poi Lombardia, Piemonte, Puglia e Veneto. Proprio il Veneto, in zona arancione da oltre le due settimane canoniche, con un livello di rischio moderato e un Rt di 0,81, potrebbe ambire alla zona gialla. In giornata è attesa l’ordinanza del ministro Speranza con gli eventuali cambiamenti di colore.

La Calabria ancora arancione. Trento sogna la zona bianca

Chi spera di passare da arancione a giallo sono il Veneto e la Puglia, mentre rimarrà quasi certamente arancione anche la Calabria, regione in cui ci sono dei comuni in zona rossa: da Piscopio (Vibo Valentia) e Fabrizia nel Vibonese, a San Luca e Casignana nel Reggino, fino ad arrivare ad Altomonte nel Cosentino. C’è poi la Provincia autonoma di Trento, attualmente in zona gialla. Le stime sull’indice Rt fanno sperare in un passaggio nella zona bianca, introdotta nell’ultimo Dpcm, e caratterizzata da un "livello di rischio basso, ove nel relativo territorio si manifesti una incidenza settimanale dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti». Sarebbe la prima area italiana a rientrare in tale parametri. Ma le preoccupano i possibili spostamenti verso le seconde case.

Terapie intensive: 12 regioni sopra soglia critica

Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.636 (12/01/2021) a 2.487 (19/01/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da
23.712 (12/01/2021) a 22.699 (19/01/2021). Tale tendenza a livello nazionale, si legge nel monitoraggio, «sottende forti variazioni inter-regionali con alcune regioni dove il numero assoluto dei ricoverati in area critica ed il relativo impatto, uniti all’incidenza impongono comunque misure restrittive».

 

 

 

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